Avviare gli studi in psicologia conviene? A quanto ammonta lo stipendio di un professionista in questo settore? Prima di rispondere a queste domande, è necessario fare delle importanti premesse. Il lavoro di psicologo così com’è inteso dall’Albo della professione può indicare molte e diverse attività. Ciascuna di queste naturalmente prevede il suo compenso medio e di conseguenza la sua fascia di reddito.
Prima di tutto va evidenziato il fatto che nei primi 5 anni di professione abilitata, secondo i dati forniti da Alma Laurea, uno psicologo non guadagna oltre i 1000 euro mensili. La condizione muta sensibilmente per la fascia tra i 50 e i 60 anni. Qui i guadagni si aggirano intorno a 20.000 euro netti all’anno. Ad ogni modo, oggi uno psicologo ha uno stipendio medio molto minore rispetto a soli 10 anni fa.
La maggior parte degli psicologi operano come liberi professionisti. Ma non è raro trovare tipologie di lavoro differenti come quello dipendente presso enti pubblici sanitari. Ciò ovviamente influisce sulle possibilità di guadagno e di carriera di uno psicologo. Così come cambia la situazione se il professionista opera nel Nord o Sud Italia. Ma soprattutto, un’inchiesta del Sole24Ore del 2016 registra che le donne abilitate alla professione nel nostro paese sono di più (8 su 10) ma guadagnano meno dei colleghi uomini.
Stipendio di una psicologa rispetto a uno psicologo
In media la categoria dichiara un reddito medio di 13.360 euro netti: nel caso degli uomini si aggira intorno ai 16.000, mentre per le donne l’introito medio annuo precipita a quota 11.000 euro. Un divario di genere evidenziato dall’Ente previdenziale di categoria (Enpap) durante un convegno dedicato al tema.
Di fronte alla realtà di un 82% di iscritti di sesso femminile alla Cassa pensionistica di riferimento, vien da chiedersi se non sia persino ridicolo dover ancora discutere di parità. Eppure la questione esiste ed è ancora molto scivolosa. Oltretutto, quello studio del Sole24Ore rivelò come una distanza molto simile fosse riscontrabile anche nell’avvocatura e che tali differenze possano essere risolte stimolando una visione auto-imprenditoriale.