Gli effetti della pandemia di coronavirus continueranno ad essere presenti anche dopo la campagna di vaccinazione, che dovrebbe partire alla fine di gennaio (lo ha detto ieri sera il premier Conte al programma Otto e Mezzo di Lilli Gruber, ndr).
Effetti sanitari, sociali, ma anche e soprattutto economici. La prima ondata di Covid-19, che ha costretto i vari Governi (compreso quello italiano) ad imporre il lockdown nazionale nei mesi di marzo e aprile, ha causato una frenata devastante nei conti, con un calo del PIL che non si era mai visto nemmeno durante la crisi del 2008.
Proprio mentre cominciavano a registrarsi i primi segnali di ripresa è arrivato il nuovo aumento dei contagi in tutto il Paese, con le colorazioni nelle varie Regioni (molte diventate rosse, ndr) e il coprifuoco alle 22, con la chiusura degli esercizi commerciali.
Tutti i rapporti economici sul 2020 segnalano come la condizione economica delle famiglie italiane sia nettamente peggiorata, e non potrebbe essere altrimenti. Lo smart working ha permesso in molti casi di reggere l’urto, ma lo scenario è tutt’altro che roseo.
Cinque milioni di italiani non riescono a mettere in tavola un pasto decente
Il quadro che emerge nel Secondo Rapporto Censis-Tendercapital sui Buoni Investimenti non lascia spazio alle interpretazioni: ben cinque milioni di italiani hanno difficoltà a mettere in tavola un pasto decente.
Sempre nel report viene sottolineato che 7,6 milioni di famiglie hanno avuto un peggioramento del tenore di vita. Inoltre, come riporta anche l’agenzia ANSA, il 60% degli italiani ritiene che nel 2021 sia possibile perdere il lavoro o comunque veder scendere il proprio reddito.
Va male anche il tasso di occupazione, e il segno “meno” sembra riguardare soprattutto le donne: per il sesso femminile, infatti, il tasso di occupazione è diminuito quasi del doppio rispetto a quello degli uomini. Problematiche enormi, su cui urgono risposte concrete.