Dopo avervi deliziato con la ricetta dei fiori fritti di erba cipollina, oggi vi propongo la marmellata ai petali di rose, un’idea dolce e romantica, tratta dal romanzo Di magia e di vento.
La trama
Si tratta di un romance storico dove realtà e finzione si intrecciano perfettamente per regalare al lettore una storia mesmerica.
Un mistero irrisolto avvolge la famiglia di Luna Ferri.
Qualcosa di enigmatico e ribelle, proprio come i suoi lunghi capelli neri, che sanno di vento e libertà, e come Capitan Harlock, il suo gatto fidato.
Sarà Ruben Dubois ad aiutarla a risolvere l’enigma, catapultandola nei segreti dell’antico culto dei benandanti.
Tra colpi di scena, streghe e viaggi a ritroso nel tempo, Luna troverà l’amore e soprattutto le sue radici, diventando custode di una tradizione mai dimenticata.
Un ricettario, un saggio, una chiave esoterica, e infine un romanzo. Dove si respira magia pura.
La citazione
C’era una strana luce, glauca e pervinca e l’atmosfera era surreale, colorata di riflessi e spirali luminose. L’odore del mare era ovunque. Guardò all’orizzonte e da un’onda gigantesca spuntò una sirena. Luna la fissò: era lei…
La signora del vento. Si perse incredula nei suoi occhi di sale, ma un secondo dopo si tramutò in una meravigliosa donna di legno e le sue pupille scintillarono come due pezzi di carbone ardente.
Luna si svegliò di soprassalto, madida di sudore. Udì il tintinnio degli alberi scossi, un rumore di vento e di foglie, quasi una musica.
È soltanto un sogno, pensò.
Riprese il controllo e scese di sotto, dove avvertì un forte sentore di lavanda e menta piperita e le sembrò di entrare in un ricordo che non le apparteneva. A ogni passo il profumo diventava intenso e insistente. Uscì in giardino, sicura di non ritrovarsi
davanti un paio di vandali intenti a fare un falò con erbe e piante aromatiche, e inspirò. Possibile che provenga dalla locanda? A quest’ora di notte?
Rientrò in casa, si vestì di corsa e si addentrò nel bosco per scoprirlo. Quando raggiunse l’astrolocanda, effettivamente dal camino usciva uno sbuffo di fumo odoroso.
Ma come è possibile? Eppure a Marilena Conte avevo dato delle indicazioni precise…
Entrò in punta di piedi nell’atrio e si diresse subito in cucina. Spalancò la porta e rimase di stucco. Sua madre e sua zia erano lì, con le loro miracolose essenze e i loro zuccherosi profumi. Mielate. Aspre. Erbose. Perfette. Era così che cucinavano. Quella sapienza culinaria, però non era merito loro: l’avevano appresa da Agata.
Appoggiati sul tavolo, vide due grossi contenitori, uno pieno di lavanda e l’altro di denti di leone. Su un tagliere c’era un morbido filone di pane ancora fumante. Perla stava accanto a Gemma e con un arnese, tutta assorta, spennellava con il bianco d’uovo i biscotti appoggiati su una leccarda.
«Lì c’è un po’ di pane alla lavanda. Perla e io ne abbiamo già mangiato un bel pezzo. E se ti va uno spuntino notturno, c’è anche della marmellata ai fiori di lillà, menta e petali di rosa» disse Gemma sorridendole.
La ricetta della marmellata alle rose
Ingredienti
- 500 gr di boccioli di rose
- 500 gr di zucchero
- 1 limone
- Acqua q.b.
Preparazione
Mettete in una casseruola i boccioli e di rose lavati e tritati, lo zucchero, il succo filtrato di un limone e un bicchiere d’acqua.
Fate sobbollire a fiamma bassa per 10 minuti.
Scolate i boccioli e lasciate addensare lo sciroppo per qualche minuto, quindi rimettete tutto nella casseruola, aggiungete un altro bicchiere d’acqua e cuocete ancora per circa 10 minuti.
Versate la marmellata in vasetti di vetro, chiudeteli e rigirateli. Dopo qualche minuto riponeteli nella credenza.