Negli ultimi tempi abbiamo visto come la popolarità di alcuni Presidenti di Regione sia cresciuta a vista d’occhio, tanto da diventare in alcuni casi più famosi di personaggi politici come segretari nazionali di partito, parlamentari e ministri.
Il primo nome che viene in mente è certamente quello di Vincenzo De Luca, governatore della Regione Campania, diventato una vera e propria star durante il lockdown di marzo e aprile 2020 con le sue dirette intrise di battute nei confronti degli avversari politici e di “minacce” verso chi non rispettava le regole anti-Covid.
Tuttavia, anche altri Presidenti di Regione hanno raggiunto una certa popolarità. E’ il caso di Luca Zaia, governatore del Veneto, rieletto pochi mesi fa con un consenso praticamente plebiscitario, ma anche Michele Emiliano (Puglia), Attilio Fontana (Lombardia) e molti altri ancora.
In tutti questi mesi, molte persone si sono chieste quanto potesse arrivare a guadagnare un Presidente di Regione.
Quanto guadagnano i Presidenti di Regione? Tetto massimo e stipendi
Ebbene, si tratta di una delle cariche istituzionali che assicura il maggior guadagno, anche se ovviamente varia da Regione a Regione. La legge stabilisce comunque un tetto massimo: lo stipendio dei Governatori non può superare le 13.800 euro lorde al mese.
In Italia abbiamo alcuni Presidenti di Regione che arrivano a percepire proprio questa cifra: oltre a Zaia, anche Zingaretti (Lazio), Marsilio (Abruzzo), Musumeci (Sicilia) e Bardi (Basilicata).
Se questi cinque Presidenti di Regione sono i più “ricchi”, gli altri Governatori non possono di certo lamentarsi. Basti pensare che ben cinque Presidenti di Regione arrivano a percepire qualche centinaio di euro in meno del tetto massimo: si tratta di Fontana (Lombardia), Rossi (Toscana), De Luca (Campania), Emiliano (Puglia) e Solinas (Sardegna).
Per Tesei (Umbria) lo stipendio è di 12.530 euro al mese, mentre Toma (Molise) guadagna 11.000 euro al mese. Infine, ci sono tre governatori che guadagnano meno di tutti, pur restando su cifre considerevoli: si tratta di Cirio (Piemonte), Bonaccini (Emilia Romagna) e Kompatscher (Trentino Alto Adige) che ricevono dai 9.000 ai 10.000 euro lordi al mese.