Una figura professionale che abbiamo imparato a conoscere meglio in questo 2020 caratterizzato dalla pandemia di coronavirus è certamente il virologo, anche se già avevamo avuto modo di scoprire questa professione negli ultimi anni, grazie soprattutto alle campagne social di uno dei virologi più famosi d’Italia, Roberto Burioni.

La figura del virologo è diventata talmente importante da essere una delle più ascoltate in questo periodo di pandemia. Molto spesso, nei vari programmi televisivi di approfondimento che ci aiutano a capire meglio l’evoluzione del Covid-19 e le varie strategie messe in campo dall’uomo per arginare la sua diffusione e arrivare finalmente ad una sua sconfitta, sono invitati alcuni dei più noti virologi italiani.

Una presenza costante, che porta spesso i cittadini a chiedersi quanto possa essere remunerativo questo mestiere. Per farla breve, quanto guadagna un virologo? Non a caso, una domanda che risulta anche molto “digitata” nei motori di ricerca: proviamo a fare un quadro.

Quanto guadagna un virologo? Tutte le cifre 

Si può stabilire con esattezza lo stipendio di un virologo? Chiaramente no, dato che intervengono una serie di fattori che vanno a differenziare il guadagno di ogni professionista. Tra questi, non si può non tenere conto dell’esperienza accumulata: più anni di lavoro si hanno alle spalle e maggiore sarà lo stipendio.

Per essere più chiari, il guadagno delle figure dirigenziali sarà certamente molto più elevato rispetto a quelli dei ricercatori, anche se a volte possono essere proprio i ricercatori a fare le scoperte più importanti e decisive. I virologi che hanno incarichi di grande rilievo possono arrivare a guadagnare anche 80.000 euro lordi all’anno, tra le 6.000 e le 7.000 euro lordi al mese.

Al contrario, i ricercatori ricevono uno stipendio molto più basso, che difficilmente supera le 1.500 euro al mese. Inoltre, la maggior parte di loro deve convivere con un contratto precario, a dimostrazione di come ci sia molto lavoro da fare per garantire dignità a chi opera nel settore sanitario.