Per diventare ambasciatore serve studiare davvero molto, specialmente in campo giuridico, senza dimenticare la necessità di conoscere molto bene le lingue principali.
Il percorso di studi per arrivare a diventare un ambasciatore è pertanto molto lungo e richiede dei sacrifici non banali. E’ infatti opportuno conseguire una laurea (in Giurisprudenza o in Scienze Politiche, ndr), se possibile anche un Master specifico (o un corso post laurea), per poi partecipare ad un concorso pubblico con un coefficiente di difficoltà piuttosto elevato (con prova preselettiva, prova scritta e prova orale, non può partecipare chi ha più di 35 anni).
Tuttavia, nonostante la fatica e l’impegno richiesto, diventare ambasciatori significa intraprendere una professione davvero molto gratificante e soddisfacente. In più, gli ambasciatori arrivano a percepire stipendi davvero considerevoli. Sono soprattutto gli ambasciatori italiani ad intascare cifre molto importanti, il doppio dello stipendio dei colleghi europei.
Ma quanto guadagna un ambasciatore italiano? A quanto ammonta lo stipendio di chi svolge questa interessante professione?
Quanto guadagna un ambasciatore italiano? Tutte le cifre
Gli sforzi negli studi, come detto, vengono ricompensati da uno stipendio molto elevato. In media, un ambasciatore italiano riesce ad intascare una cifra annuale tra i 180.000 e i 200.000 euro, ovvero un minimo di 15.000 euro mensili. Tutto questo senza tenere conto di una serie di agevolazioni garantite per questo profilo, ovvero il diritto di abitazione e l’indennità di trasferta.
Come accennato in precedenza, gli ambasciatori italiani possono godere di uno stipendio molto più elevato rispetto ai colleghi degli altri Paesi europei. Per fare qualche esempio, un ambasciatore italiano che si trova a Tokyo, in Giappone, percepisce la bellezza di 28.000 euro al mese.
Poco meno se invece si svolge la professione a Washington, negli USA, dove gli ambasciatori italiani ottengono 25.000 euro mensili. Si tratta di cifre di grande rilevanza, addirittura tre volte superiori agli stipendi degli ambasciatori tedeschi.