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Rimozione tatuaggio: ecco tutte le tecniche

I tatuaggi sono bellissimi e sono sempre di più le persone che decidono di decorare il loro corpo con questa particolare forma d’arte. Ma a volte può succedere, negli anni, che non si sia più convinti del disegno tatuato, o che il tatuaggio stesso si sia rovinato. Che fare in questi casi? Oggi la rimozione tatuaggi è possibile, anzi è un trattamento sempre più richiesto. Se vi state chiedendo quindi se vi è possibile togliere l’iniziale del vostro ex o il disegno tribale fatto da adolescenti la risposa è sì, cancellare tatuaggi è possibile. Andiamo a fare una panoramica sui modi più usati per togliere tatuaggi indesiderati.

Usare un disegno nuovo 

Per anni è stata proprio questa la tecnica più usata per coprire i tatuaggi che non si volevano più. Si chiama cover up, e dipende molto dalla bravura del tatuatore scelto. Sarà proprio lui, infatti, a proporre un disegno che vada a inglobare e coprire interamente il tatuaggio precedente. In questo caso, il costo dell’operazione varia dalla grandezza del disegno, e dall’utilizzo o meno di colori.

Rimozione con il laser

Si tratta della tecnica più recente e più utilizzata per la rimozione dei tatuaggi, e si realizza tramite apparecchi medici per laserterapia. Questi vanno a distruggere il colore andando a spezzare le particelle d’inchiostro in particelle minuscole, che andranno a disperdersi durante la guarigione. In generale, questa tecnica è la meno dolorosa e quella che riesce a dare i risultati migliori, ma si consiglia di non effettuarla in estate perchè, dopo il trattamento, si deve evitare l’esposizione ai raggi solari. Di solito questo tipo di rimozione ha bisogno di un ciclo di almeno 3 sedute, ciascuna delle quali costa circa 200 euro.

Rimozione tramite dermoabrasione

La dermoabrasione è una tecnica più invasiva rispetto alle precedenti, e prevede la cancellazione di tutta la superficie tatuata tramite la rimozione di inchiostro e pelle, di cui vengono tolti gli strati superficiali tramite l’utilizzo di un dermoabrasore. Si tratta di un apparecchio che va  a fresare la superficie interessata rendendo il trattamento piuttosto doloroso, motivo per il quale di solito si procede all’operazione mettendo il paziente in anestesia. Solitamente  si consiglia per rimuovere tatuaggi molto grandi, ma bisogna tenere conto che la può lasciare cicatrici sulla parte trattata. Una seduta di solito ha un costo che parte dai 150 euro, e ricordiamo che necessita di un professionista all’interno di un centro altamente specializzato.

Rimozione con il peeling chimico

Non è una delle tecniche più usate, per via del costo (dai 250 euro a seduta per un minimo di 6 sedute), del dolore che provoca e del risultato, non efficiente quanto il laser. Il peeling chimico, infatti, prevede la rimozione del tatuaggio tramite l’applicazione di una soluzione a base acida che, assorbita dalla pelle, crea una vescica che si stacca, portando con se il disegno indesiderato. Si tratta di un metodo molto nuovo e innovativo, ma anche molto delicato: viene svolto in sede ambulatoriale, e quindi solo presso centri specializzati.

 

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