Medici e infermieri sono da mesi in prima linea per combattere l’emergenza sanitaria, che ancora imperversa nei reparti ospedalieri e nelle terapie intensive.
Oltre a queste figure, molto importante è anche il contributo dei medici di base, che lavorano sul territorio fornendo assistenza ai pazienti contagiati e al tempo stesso garantendo ogni sostegno al resto della popolazione, in particolare coloro che hanno altre patologie.
Il ruolo del medico di base è quello di interpretare i sintomi riferiti dal paziente e formulare le diagnosi più accurate per intervenire con terapie mirate. In alcuni casi, il medico di base sceglierà di approfondire meglio tramite indagini specialistiche, ovvero raggi X, TAC, risonanze, analisi del sangue e delle urine e via dicendo.
Una volta stabilita la patologia, il medico di base fornirà la prescrizione dei farmaci al paziente in modo da poter cominciare la terapia. Ogni medico di base deve garantire l’apertura del suo studio almeno cinque giorni a settimana; inoltre, il medico di base non può avere più di 1.500 pazienti.
Si tratta di un profilo professionale fondamentale, anche perchè riesce ad evitare il sovraffollamento del pronto soccorso: una caratteristica che in piena pandemia di coronavirus si rivela preziosissima.
Ma quanto guadagna un medico di base? A quanto ammonta lo stipendio di chi svolge questa professione?
Quanto guadagna un medico di base? Tutte le cifre
Lo stipendio del medico di base, che viene definita anche quota capitaria perchè si basa sul numero dei pazienti assistiti, può superare anche i 100.000 euro lordi annui nel caso ci si avvicini al numero massimo di 1.500 pazienti. Cifra che può arrivare anche a 120.000/130.000 euro lordi annui dopo diversi anni di servizio. Superati i 20 anni di carriera si può arrivare a percepire anche una retribuzione lorda media complessiva di circa 160mila euro.
Lo stipendio medio di un medico di base si aggira sui 4.600 euro lordi al mese.
