Negli ultimi mesi il nome di Domenico Arcuri è uno di quelli che si è sentito più spesso in televisione e sui giornali. Questo perché il dirigente e funzionario italiano è stato nominato dal premier Giuseppe Conte per il ruolo di commissario straordinario per il Coronavirus. Arcuri, insomma, è colui che gestisce l’emergenza della pandemia da più punti di vista, compreso quello della distribuzione del vaccino. Da marzo dello scorso anno, Domenico Arcuri è entrato in campo fin da subito per gestire la filiera del sistema sanitario, dal rifornimento di attrezzature fino alla creazione di nuove strutture.

 Un lavoro piuttosto delicato, quello di Arcuri, che però il dirigente è abituato a gestire, dato che non è la prima volta che viene scelto per ruoli di responsabilità. Dal 2007, infatti, Domenico è amministratore delegato di Invitalia, l’agenzia nazionale che si occupa dell’attrazione  investimenti e lo sviluppo d’impresa.

Classe 1963, Domenico Arcuri si è laureato in Economia e Commercio alla Luiss nel 1986, e lo stesso anno ha iniziato a lavorare in IRI, occupandosi principalmente delle aziende del gruppo posizionate nei settori delle telecomunicazioni, dell’informatica e della radiotelevisione. Nel 1994 ottiene il suo primo ruolo di amministratore delegato, mentre nel 2001 è diventato il partner responsabile italiano “Telco, Media e technology” di Arthur Andersen, poi acquisita da Deloitte Consulting. All’interno di Deloitte – anche qui, come amministratore delegato – Arcuri ottiene grandi risultati, in particolare il riposizionamento dell’azienda nel settore della consulenza alle grandi aziende ed alle pubbliche amministrazioni e restituendole profili di visibilità e redditività.

Quanto guadagna Domenico Arcuri? Tutte le cifre

Lo stipendio di Domenico Arcuri come commissario speciale non è stato comunicato: non si sa, quindi, quanto riceve dal Governo per questo ruolo. Si sa di più, invece, sui suoi guadagni come amministratore delegato. Questo perché, nel 2013, fu stabilito dalla Pubblica Amministrazione un ribasso degli stipendi dei manager. E lo stipendio di Arcuri era trai più notevoli. Il dirigente, ai tempi di Deloitte Consulting, percepiva qualcosa come 600.000 euro all’anno, diventati 900.000 con l’approdo a Invitalia.