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Quanto guadagna l’arbitro Chiffi? Stipendio mensile e tutte le cifre

Il gioco del calcio è uno dei più amati in Italia e del mondo, e gli atleti che praticano questo sport diventano delle vere e proprie superstar. Ma non sono gli unici importanti all’interno del calcio. Una figura chiave del gioco, infatti, è l’arbitro: il direttore di gara, infatti, con le sue chiamate può fare la differenza esattamente quanto un atleta.

In Italia, arrivare ad arbitrare in Serie A è una delle massime soddisfazioni, e tra i nuovi talenti che ci sono appena approdati si è messo in luce Daniele Chiffi. Giovane, ma dal carattere molto deciso, Chiffi ha dimostrato di essere un arbitro dalla personalità piuttosto spiccata. Arbitra nella massima serie da solo un anno, ma già ha scatenato una valanga di polemiche proprio per la sua forte personalità.

Nato a Padova nel 1984, Daniele Chiffi è uno sportivo lui stesso, come dimostra il suo fisico slanciato e atletico. Il suo sport è sempre stata l’atletica, e i suoi movimenti armoniosi lo testimoniano, in particolare è stato un mezzofondista specialista nei 400 e negli 800 metri. Il calcio è sempre stata una passione parallela, tanto che Daniele ha iniziato ad arbitrare giovanissimo, già a 17 anni.

Si è fatto notare da subito, e mentre prendeva una laurea in ingegneria gestionale, la sua carriera è cresciuta fino ad arrivare all’esordio in Serie A, il 10 maggio del 2010. Da lì, ci è voluto poco perché entrasse di diritto nell’organico degli arbitri della massima serie. Un posto meritato, grazie al carattere inflessibile che lo porta a prendere decisioni spesso scomode e a richiedere spesso l’utilizzo della tecnologia Var.

Quanto guadagna l’arbitro Chiffi? Tutte le cifre 

Il mestiere di Daniele Chiffi, quello dell’arbitro, è diventato un lavoro vero e proprio, che quindi ha uno stipendio vero e proprio. A quanto ammonta lo stipendio da arbitro? Il guadagno non è certo alto come quello degli atleti, ma è una cifra dignitosa che ripaga il professionista del duro allenamento a cui si deve sottoporre. L’Aia, ovvero l’Associazione Italiana Arbitri, non ha stabilito un compenso fisso per l’arbitro. La sua retribuzione, infatti, varia in base a diversi fattori, come l’anzianità, il tipo di guarda e il ruolo ricoperto.

La media di un arbitro di Serie A di media esperienza, come Daniele Chiffi, è di circa 3800 euro lordi a gara, a cui si aggiungono i rimborsi legati all’alloggio e al viaggio. Chi viene scelto come addizionale prende circa 1.000 euro, mentre al quarto uomo spettano 500 euro. Se l’arbitro è bravo, e viene scelto per dirigere impegni internazionali dei club in Champions League ed Europa League, le cifre salgono notevolmente. Gare di questo tipo possono arrivare a 4.800 euro per le partite normali, e a 5.800 euro dai quarti di finale in poi.

Al di là di tutti gli extra, considerando un arbitro di sola Serie A come Daniele Chiffi, tra stipendio mensile e rimborsi spesa un direttore di gare può avere un patrimonio di guadagno che sfiora i 200mila euro lordi annui.

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