
Ciaspolata in Alta Val Brembana e Yoga
Il 13 marzo 2021 non perdete l’esclusiva ciaspolata presso l’Alta Val Brembana, organizzata dall’Associazione Gite in Lombardia. A fare da guida ci sarà Matteo Romano, escursionista ambientale nonché soccorritore alpino. Il percorso inizierà da Foppolo e arriverà fino a Quarta Baita. Da qui, dopo una piccola pausa, proseguirà fino a Passo della Croce. Infine, una volta giunti al Corno Stella, inizierà una piccola sessione di Yoga sulla neve. Una volta conclusa la ciaspolata, i presenti potranno gustare una cioccolata calda presso il Rifugio Terrazza Salomon.
Si ricorda che per prendere parte all’iniziativa è necessario iscriversi tramite il portale di riferimento sul sito ufficiale www.associazione.giteinlombardia.it, dove vi sarà chiesto di confermare il Regolamento di escursione e di pagare la quota prevista.
Vi segnaliamo che, in totale, il gruppo dovrà essere composto da un MAX di 20 persone e un MIN di 7. In caso le persone fossero meno di 7 la gita non avrà luogo.
Orario di inizio
Il trekking inizierà alle ore 08:30, presso Foppolo. La fine dell’escursione è prevista per le ore 15:30.
Costo per partecipante
15 euro (solo soci)
N.B. Non sono ammessi bambini sotto i 9 anni.
Tipologia di percorso
Lunghezza: 6 km | Dislivello 400 m | Difficoltà: Medio
Cosa portare
- Pranzo a sacco
- Scarponcini da trekking impermeabili
- Bastoni da trekking
- Giacca a vento
- Pantaloni da neve
- Cappello, guanti da sci
- Occhiali da sole
- Crema solare
- Pile, calze invernali (2 paia)
- Ghette (consigliate)
- 1 litro d’acqua
- Snack
Infine, ricordiamo che, in caso di brutto tempo (pioggia) il trekking verrà annullato. In questo caso, le persone saranno avvertite via WhatsApp o mail il giorno prima e saranno prontamente rimborsate.
Val Brembana
Il nome Valle Brembana è comparso per la prima volta in una pergamena del 28 dicembre 1000.
Nel volgere di pochi decenni la carta geografica della valle si completa poi con i nomi di tutti gli altri paesi, che sorgono generalmente in riva o alla confluenza dei corsi d’acqua, con il paesaggio che si modella in maniera concentrica: un grumo di case addossate le une alle altre e circondate da orti e frutteti, la fascia delle colture e poi la cintura di pascoli e boschi.
In questo periodo (XI-XII secolo) la valle risulta divisa in tanti piccoli feudi di proprietà di famiglie signorili, ma soprattutto dei vescovi di Bergamo e di enti ecclesiastici, come i monasteri di Astino e di Pontida. Già dal 1037 appartenevano poi agli Arcivescovi di Milano Valtorta, la Valle Averara e la Valle Taleggio.