La tortora è un uccello caratteristico, con una parte inferiore arancione-marrone, strisce bianche e nere sul collo, un becco con la punta bianca e un verso facilmente riconoscibile. Potreste avvistarne una tra aprile e settembre prima che compia il lungo viaggio verso l’Africa per sfuggire ai mesi invernali.
Stato di conservazione della tortora
La tortora è sulla lista rossa degli uccelli in via di estinzione. In Gran Bretagna le popolazioni sono diminuite di tre quarti dal 1976 e la popolazione britannica stimata è scesa da 125.000 coppie a circa 45.000 coppie. Sebbene le tortore siano protette in Gran Bretagna, vengono abbattute in gran numero durante la migrazione. Si stima che fino a 2 – 4 milioni di tortore vengano abbattute e catturate mentre attraversano l’Europa.
La tortora europea o tortora marina
La tortora europea è stata formalmente descritta dal naturalista svedese Carl Linnaeus nel 1758 nella decima edizione del suo Systema Naturae . Lo mise insieme a tutti gli altri piccioni del genere Columba e coniò il nome binomiale Columba turtur. L’ epiteto specifico turtur è la parola latina per una tortora. Linneo definì la località “India”. Si è trattato di un errore e la località tipo è stata designata come Inghilterra. La specie è ora collocata nel genere Streptopelia introdotto nel 1855 dall’ornitologo francese Charles Lucien Bonaparte.
Sono riconosciute quattro sottospecie:
- Tortora europea ( S. t. Turtur ) ( Linnaeus , 1758) – Europa, Madeira e Isole Canarie fino alla Siberia occidentale
- Tortora persiana ( S. t. Arenicola ) ( Hartert , 1894) – Dall’Africa nordoccidentale all’Iran e alla Cina occidentale
- Tortora sahariana ( S. t. Hoggara ) ( Geyr von Schweppenburg , 1916) – Air Massif e montagne dell’Hoggar (Sahara meridionale)
- Tortora egiziana ( S. t. Rufescens ) ( Brehm, CL , 1845) – Egitto e Sudan settentrionale
Nonostante l’ortografia identica, la “tartaruga” del nome, derivata dall’inglese medio tartaruga ( tortle , turtel , turtul ), derivata dall’inglese antico turtla (tortora maschio), tartaruga (tortora femmina), in ultima analisi derivata dal latino turtur , non ha alcun legame con il rettile ; “tartaruga” in questo caso derivava originariamente dal latino turtur , onomatopeico per la canzone. Il nome del genere Streptopelia deriva dal greco antico streptos che significa “collare” e peleiache significa “colomba“.
Quanto vive la tortora
La taglia media è di 28 cm di lunghezza e 140 grammi di peso. Le striature bianche e nere sul collo la rendono abbastanza facilmente distinguibile rispetto a specie simili. Ha petto rosato e ventre bianchiccio; le ali ed il groppone sono di colore rossiccio, con squame marroni. Guardandoli dal basso in volo, si possono distinguere le punte della coda di colore bianco. Le tortore possono vivere fino a 15 anni. Diversi utenti sul web dicono di averne avute alcune che hanno vissuto 11 anni ed uscivano tutti i giorni come i colombi. La tortora selvatica è un uccello granivoro (frumento duro, sorgo, miglio, ravizzone, ravanello, finocchio, grano saraceno, cardo bianco), ma si ciba anche di piccoli molluschi.
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