Corvo: italiano, significato, simbologia

Il nome scientifico del genere, Corvus, deriva dal latino ed è alla base anche del nome comune di corvo col quale sono conosciute la maggioranza delle specie ascritte al genere.

Al genere vengono ascritte specie di dimensioni medio-grandi, che vanno dai 34 cm di alcune piccole specie messicane ai 60-70 cm dei grossi corvo imperiale e corvo abissino, che assieme all’uccello lira rappresentano i passeriformi di maggiori dimensioni. Si tratta di uccelli dall’aspetto robusto e slanciato, muniti di piccola testa arrotondata con forte becco conico, allungato e appuntito, dall’estremità lievemente ricurva verso il basso: le ali sono digitate, le zampe sono forti e la coda è corta e cuneiforme. La colorazione della livrea è dominata dai toni del nero, con alcune specie che presentano piumaggio dalle iridescenze metalliche ed altre che presentano aree bianche o grigie su collo o torso: le specie australiane presentano occhi chiari, mentre generalmente le iridi sono scure.

Corvo italiano 

Il corvo imperiale è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia Corvidae. Assieme al congenere Corvus crassirostris rappresenta il più grande rappresentante della propria famiglia. Originario dell’Eurasia, il corvo imperiale sfruttò il ponte di terra dello stretto di Bering formatosi durante le ere glaciali del Pleistocene per colonizzare il Nord America: si tratta quindi di uno dei pochi animali (fra gli altri vi sono ad esempio l’alce, il lupo e l’orso bruno) a essere presente in ambedue i continenti senza esservi stato importato dall’uomo. Nonostante sia assai ben diffuso e rappresentato in tutto il suo areale, a causa della sua naturale diffidenza e circospezione il corvo imperiale risulta assai più raro da avvistare rispetto ad altri corvidi, come ad esempio le cornacchie.

Pur essendo un parente abbastanza stretto dei comuni passeri e canarini, si può dire che il corvo imperiale sostituisca gli avvoltoi nell’emisfero boreale. Rispetto a questi ultimi, tuttavia, la sua dieta risulta assai più varia, in quanto esso si nutre praticamente di tutto ciò che è in grado di inghiottire dopo averlo spezzettato col forte becco. La sua innata cautela lo porta infatti a eleggere a propria dimora luoghi selvaggi e relativamente difficili da raggiungere, come aree rocciose e foreste, anche se qualora non venga disturbato dall’uomo può frequentare anche ambienti antropizzati.

Significato e simbologia del corvo

I greci credevano che il corvo bianco fosse l’uccello di Apollo – il Dio annerì le piume bianche dell’uccello perché aveva rivelato dei segreti. I corvi sono considerati sacri in molte culture. Negli indù, dopo la morte di una persona cara, le famiglie preparano i cibi preferiti dell’individuo scomparso e li davano in pasto ai corvi e al dio corvo. Se un corvo mangia/tocca il cibo, significa che l’anima defunta è felice e riposerà in pace eterna.

Il simbolismo del corvo è anche legato ai mutaforma e si pensa che siano incantatori. Rappresentano anche un cambiamento di coscienza e il significato del corvo è un ‘offerta della sua conoscenza del mondo al popolo per la custodia’. Il segno dei corvi simboleggia la saggezza, l’affetto, i poteri di guarigione, la longevità, la morte e la fertilità. Il suo colore nero rappresenta la notte, il grande vuoto e anche la Terra.

Alcuni dicono che il corvo sia nato dall’oscurità primordiale; altri credono che abbia portato alla luce. A questo uccello è stato concesso un grande potere ed è un simbolo di mistero, memoria e pensiero.

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