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Torino, completati i lavori di restauro dell’ingresso all’Accademia di Medicina

La città di Torino è ricca di palazzi signorili, sviluppatisi anche nel suo periodo di maggior splendore, ovvero il Risorgimento. Non solo nei quartieri residenziali, ma soprattutto per quanto riguarda alcune zone del centro storico, ci si può imbattere in vere e proprie espressioni dell’artigianato artistico piemontese. Questo vale sia per le facciate che per gli interni, quando si tratta degli edifici che fiancheggiano le arterie principali che convergono verso piazza Castello. Da questo polo, tutt’oggi centrale per la vita cittadina e sede delle strutture rappresentative dei Savoia già prima della realizzazione dell’Unità d’Italia, si dirama via Po. Proseguendo in direzione del fiume, al civico 18, si può finalmente accedere all’androne di un palazzo del Seicento. Si tratta della sede dell’Accademia di Medicina, situata a pochi passi dall’Accademia Albertina di Belle Arti.

L’Accademia di Medicina di Torino tra passato e futuro

Già dalla sua fondazione, avvenuta nel 1819 ad opera di alcuni medici torinesi, l’Accademia di Medicina si colloca nell’edificio che ne è tutt’ora la sede. Si tratta di un palazzo edificato nel 1627 e destinato dapprima ai frati dell’ordine conventuale istituito da San Francesco da Paola, ma che oggi è di proprietà comunale. La struttura è stata anche sede di uno dei più antichi licei italiani, a partire dalla seconda metà dell’800, intitolato al filosofo e politico Gioberti. Per questo l’Accademia di Medicina di Torino fu momentaneamente spostata a Palazzo Madama, nel centro della già citata piazza Castello. Eppure, in meno di trent’anni, è stata ripristinata la sede iniziale che oggi ospita anche un dipartimento dell’UniTo.

Il restauro

Il passare del tempo ha reso inevitabile la necessità di un restauro degli elementi che decorano l’androne, bisogno lungamente sollecitato e atteso. È recente non solo il completamento dei lavori necessari al ripristino degli stucchi decorativi, ma anche il ricollocamento nella loro sede originale di tre affreschi. Si tratta, nello specifico, di opere realizzate da Bartolomeo Guidobono nella seconda metà del Seicento. Il congiunto pittorico era sottoposto al restauro da molti anni e raffigura diversi episodi della vita del santo, che ha dato origine all’ordine di frati che abitava l’edificio.

I sostegni e i fondi

Tutte le fasi relative a quest’ importante lavoro di recupero, non solo architettonico ma anche artistico, sono state seguite interamente dalla stessa Accademia di Medicina di Torino. I fondi sono giunti sia da parte di istituzioni pubbliche che da privati cittadini, sensibili alla necessità di recuperare un pezzo importante della storia e del patrimonio della città. A sostegno di questa impresa sono intervenuti la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e la Soprintendenza archeologica della Città metropolitana di Torino. Non vanno inoltre dimenticati gli sponsor privati e i numerosi sostenitori dell’Accademia, non solo i soci ma anche gli amici, le cui somme di denaro hanno finalmente permesso di raggiungere l’obiettivo prefissato in tempi relativamente brevi. È a tutti loro che è andato il caloroso ringraziamento del Presidente dell’Accademia di Medicina, il professore Giancarlo Isaia. Quest’ultimo ha aggiunto anche l’intenzione di far installare un ascensore all’interno della struttura, al fine di renderla accessibile a tutti. Per questa iniziativa è attualmente attiva una raccolta fondi.

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