La fidelizzazione del consumatore è una pratica di marketing che oggi è approdata anche all’online, con numeri sempre più importanti per quanto riguarda l’adesione degli utenti a carte e programmi di fedeltà digitali.
Una tendenza, questa, che mette in evidenza il boom dell’e-commerce, ma anche dei servizi di entertainment online, in riferimento al Business to Consumer (B2C), che, soltanto nel 2020, ha visto un giro d’affari pari a 32,4 miliardi di euro, all’interno di vari settori.
L’adesione a questo genere di iniziative, proposte da aziende e operatori attivi online, mette in luce la crescente digitalizzazione degli utenti, ma anche la tematica del trattamento dei dati personali, il cui inserimento è indispensabile per l’accesso alle carte e ai programmi “fedeltà”.
Ecco dunque alcune informazioni di base, utili per aderire in modo adeguato alle proposte dei vari operatori, tenendo conto del fattore “privacy”.
Le carte fedeltà e la profilazione dell’utente
La segmentazione dell’utenza e dell’audience è una componente del marketing fondamentale per le aziende che, a vario titolo, sono attive su Internet.
Tra quelle più vitali, nell’ultimo periodo e in riferimento alla sottoscrizione di carte fedeltà, ci sono quelle del comparto farmaceutico, ma anche il pet food, il bricolage e la grande distribuzione organizzata.
Indipendentemente dal settore, comunque, l’articolo 13 del GDPR (Regolamento UE n. 2016/679), obbliga i gestori alla trasparenza, per mezzo delle “Informative Privacy”, documenti facilmente accessibili dal relativo sito web, e contenenti informazioni sulla modalità di trattamento dei dati personali e sugli eventuali destinatari. Le azioni definite “non necessarie” per la conclusione dell’acquisto sono legate alla profilazione, ed è dunque dovere dell’operatore chiarirne l’obbligatorietà o la facoltatività, permettendo all’utente di selezionare l’opzione desiderata.
I programmi fedeltà e l’intrattenimento online
Una forma di fidelizzazione importante passa anche dai “Loyalty Program”, ovvero i “programmi fedeltà”, molto spesso connessi alle diverse modalità di intrattenimento digitale, tanto che si è più volte parlato di una relazione, o quantomeno di un collegamento, con le manifestazioni e con i concorsi a premio.
Nella maggior parte dei casi, questo genere di programmi premia i clienti storici – si veda il caso di “Extra Sky” -, mentre nell’ambito dei casinò online si spazia dalla volatilità dell’eventuale ricompensa fino alle opzioni “VIP”, come conferma, ad esempio, la piattaforma di Sisal casinò, la quale addirittura estende il proprio programma fedeltà anche agli amici dell’utente, garantendo un guadagno di punti extra.
In ogni caso, in relazione alla protezione dei dati personali per l’utente, restano valide le disposizioni del già citato GDPR, senza escludere le eventuali tutele per gli operatori, i quali, a propria volta, potrebbero aumentare le misure di sicurezza, utili, ad esempio, al riconoscimento dei profili fake.
Il ruolo delle app
Nel frattempo, tornando al panorama dell’e-commerce, sono state ideate anche delle app specializzate, come “Fidelity Chain”, la quale consente un accordo tra negozianti al fine di garantire ai propri rispettivi clienti dei coupon per i punti raccolti, visualizzabili tramite token digitali e condivisi su blockchain. In questo caso, ai fini della sicurezza, viene garantita la tracciabilità delle operazioni effettuate.
L’impatto di queste novità di fidelizzazione, in ogni caso, va sempre approcciato dai naviganti con i dovuti accorgimenti per la protezione della propria privacy.
Un ultimo consiglio è quello di leggere sempre le informative, comprese quelle sui cookies.