Topo significato
Il topolino comune (Mus musculus è un piccolo mammifero roditore della famiglia dei Muridi. Viene anche chiamato topo domestico, per differenziarlo dal topo selvatico (Apodemus sylvaticus) e dal topo campagnolo (Microtus arvalis).
Ratti domestici
Si tratta della specie di gran lunga più diffusa del genere Mus, appartenente alla famiglia dei Muridi e rappresentato nel mondo da una quarantina di specie: il topo domestico si può infatti trovare comunemente in quasi tutti i paesi del mondo, spesso al fianco degli umani, che involontariamente gli procurano vitto ed alloggio, ma non sempre in armonia con loro, in quanto i topi possono arrecare danni anche ingenti alle colture ed alle dispense di cibo, oltre a rendersi vettori di una serie di malattie, come la leptospirosi.
il topo è stato anche tenuto in cattività come animale domestico, già a partire dal 1100 a.C. si hanno notizie di topolini domestici in Cina. Attualmente, si tende a selezionare i topi domestici in tre lineamenti separati:
- i topi “da compagnia”, selezionati per la varietà di colori e fogge del pelo, oltre che per la mitezza del temperamento;
- i topi da utilizzare come cibo vivo per altri animali tenuti in cattività, fra cui varie specie di rettili ed artropodi. Generalmente questi topi sono monocromatici (se non albini) e dal temperamento mite, poiché in caso contrario potrebbero ferire anche seriamente gli animali a cui sono destinati come preda;
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Un topo da laboratorio.
i topi selezionati come cavie da laboratorio. I topi, infatti, sono organismi modello.
Topolino di campagna
Il topo selvatico è diffuso, con numerose sottospecie (Apodemus sylvaticus arianus, Apodemus sylvaticus callipides, Apodemus sylvaticus ciscaucasicus, Apodemus sylvaticus dichrurus, Apodemus tauricus geminae, Apodemus sylvaticus microtis, Apodemus sylvaticus milleri, Apodemus sylvaticus orestes, Apodemus sylvaticus sylvaticus, Apodemus sylvaticus tauricus, Apodemus sylvaticus tscherga) in un’area che dalla Penisola Iberica si estende a nord sino alla Scandinavia e ad est alla Bielorussia e all’Ucraina. È inoltre presente in alcune regioni dell’Africa settentrionale, sulle montagne del Marocco, dell’Algeria e della Tunisia, nonché in Inghilterra, Irlanda, Islanda e in numerose isole del Mediterraneo.
l pelo è marrone-brunastro chiaro con parti ventrali e zampe bianche; a volte è presente sia sui fianchi che sul petto una macchia gialla. Gli occhi sono grandi e neri, le orecchie arrotondate, glabre e membranacee, le zampe posteriori nettamente più lunghe di quelle anteriori. Si tratta di animali perlopiù notturni, anche se non è raro vederli anche in pieno giorno. Si dice che vivano in colonie a base familiare: quando si va ad eliminare il sottobosco (ad esempio con operazioni di pota o falciatura), infatti, è frequente osservarne dei gruppi anche molto numerosi. Che viva o meno in colonia, comunque, esso tende a formare gruppi familiari, ciascuno dei quali delimita un proprio territorio che ha un’estensione media di 1000 m2.
Topo di fogna e ratti giganti
Il ratto gigante del Gambia o ratto gigante africano (Cricetomys gambianus) è un roditore notturno, simile a un ratto, diffuso in gran parte dell’Africa, dal Senegal al Kenya e dall’Angola al Mozambico. È fra i roditori più grandi del mondo.
Il nome scientifico Crycetomis si deve alle tasche guanciali che ricordano quelle dei criceti. Il ratto gigante non è tuttavia un criceto, e neppure un ratto, ma appartiene a una distinta famiglia di roditori muroidi endemica dell’Africa, Nesomyidae.
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