Dolcificanti naturali: cos’è la stevia
La stevia è una pianta della famiglia delle Asteraceae che viene utilizzata come dolcificante ipocalorico naturale che ha tanti benefici. Scopriamo la stevia cos’è, i suoi valori nutrizionali, i suoi benefici, le controindicazioni e come usarla.
Dolcificante naturale: un’alternativa allo zucchero
Le azioni di queste piante dolcificanti alternative allo zucchero vengono attribuite a dei composti presenti nelle sue foglie, dei principi attivi chiamati glucosidi steviolici, che hanno una elevata capacità dolcificante, perfino più elevata del saccarosio. Ogni 100 g di stevia si ha un apporto di Calorie 0, Proteine 0, Carboidrati 95 g, Zuccheri di cui polialcol 95g, Grassi 0, Fibre alimentari 0, Sodio 0. Numerosi studi dimostrano che la stevia ha proprietà antinfiammatorie, antitumorali, immunomodulanti e antidiabetiche. In ambito medico viene usata per chi soffre di glicemia in quanto non fa alzare il livello glicemico. Inoltre, viene usata la stevia per diabetici, ha un effetto antipertensivo e stando a studi recenti l’uso di questa pianta non contribuisce a formare placca e carie dentali. La Stevia pianta della famiglia delle Compositae originaria del Sud America, il cui nome scientifico è Stevia rebaudiana Bertoni, deve il suo nome a colui che ne ha scoperto il potere edulcorante, ovvero Rebaudi. Infatti, la Stevia rebaudiana è la sola delle 150 specie di stevia esistenti ad avere delle notevoli proprietà dolcificanti.
Cosa usare al posto dello zucchero
I dolcificanti da tavola, che sono quasi sempre la risposta quando ci chiediamo cosa usare al posto dello zucchero ad esempio per dolcificare le nostre bevande, cucinare dolci etc.
I dolcificanti naturali disponibili in commercio sono questi:
- fruttosio,
- miele,
- melassa,
- monk fruit,
- sciroppo d’agave
- sciroppo d’acero
- Stevia
Talvolta segnalati come “zuccheri aggiunti” perché inseriti negli alimenti durante la lavorazione, i dolcificanti naturali possono essere usati sia a livello industriale che domestico, per addolcire bevande, guarnire dolci e per glassare cibi da cuocere in forno.
Sebbene questi tipi di prodotto possano sembrare più sani dello zucchero, in realtà vengono spesso sottoposti a processi di lavorazione che rendono il loro contenuto di vitamine e minerali abbastanza simile al saccarosio.
In generale, è bene comunque ricordare che l’assunzione di zucchero, qualsiasi esso sia, dovrebbe essere idealmente inferiore al 10% della quantità totale di energia che assumiamo attraverso i cibi durante la giornata, e ancor meglio a meno del 5% dell’energia totale giornaliera, ovvero circa 25 grammi/6 cucchiaini da tè.
Perché eliminare lo zucchero dalla propria dieta?
Nel campo delle bio-molecole gli zuccheri costituiscono la classe dei carboidrati. Sì, proprio quelli che troviamo nella pasta e nel pane. I cibi che quotidianamente mangiamo ci permettono di assumere una certa quantità di carboidrati (o zuccheri) che costituisce la fonte primaria di energia indispensabile per il funzionamento del nostro corpo.
Secondo i nutrizionisti il fabbisogno giornaliero di zuccheri è di circa 90 gr e viene soddisfatto in gran parte attraverso la normale alimentazione. Le linee guida per una corretta alimentazione escludono quali fonti di zuccheri i dolci e le bevande zuccherate perché essi costituiscono un surplus.