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Toxoplasmosi nel cane, è contagiosa? Quali sono i sintomi e come si cura? Tutte le info

La toxoplasmosi in gravidanza è una malattia parassitaria causata dal parassita Toxoplasma gondii. Le infezioni da toxoplasmosi solitamente non causano sintomi negli esseri umani adulti.  Talvolta si possono riscontrare un paio di settimane o un mese di lieve malattia simil-influenzale, come dolori muscolari, linfoadenopatia e in pochi casi si sviluppano problemi agli occhi, ma solo a coloro che hanno un sistema immunitario debole, possono verificarsi sintomi gravi come le convulsioni e una scarsa capacità di coordinamento. Se una donna viene infettata durante la gravidanza, una condizione nota come “toxoplasmosi congenita” può influenzare il nascituro.

Toxoplasmosi sintomi

La toxoplasmosi solitamente si contrae dopo aver mangiato cibo mal cotto contenente cisti, con il contatto con le feci di un gatto infetto e con la trasmissione da madre a figlio durante la gravidanza. Raramente la malattia si trasmette in seguito ad una trasfusione di sangue, né si diffonde tra le persone. Il parassita è noto per riprodursi sessualmente nei felidi. Tuttavia, è in grado di infettare la maggior parte degli animali a sangue caldo, compresi gli esseri umani. La diagnosi viene tipicamente formulata testando il sangue per la presenza di anticorpi oppure verificando la presenza nel liquido amniotico del DNA del parassita.

Sintomi toxoplasmosi gatto

La toxoplasmosi acuta è spesso asintomatica negli adulti sani. Tuttavia, possono manifestarsi alcuni sintomi simil-influenzali: ingrossamento dei linfonodi, mal di testa, febbre e stanchezza, dolori muscolari e dolori che durano per un mese o più. Raramente un essere umano con un sistema immunitario pienamente funzionante sviluppa sintomi gravi dopo l’infezione. Le persone con sistema immunitario indebolito possono andare incontro a mal di testa, confusione, scarsa capacità di coordinazione, convulsioni, problemi polmonari che possono assomigliare alla tubercolosi o polmonite da Pneumocystis jirovecii (un’infezione opportunistica comune che si verifica nelle persone con AIDS) o visione offuscata causato da una grave infiammazione della retina (toxoplasmosi oculare). I bambini e le persone immunocompromesse, come coloro affetti da HIV/AIDS o che assumono alcuni tipi di chemioterapia o che hanno recentemente ricevuto un trapianto d’organo, possono sviluppare una grave forma di toxoplasmosi. Ciò può causare danni al cervello (encefalite) o agli occhi (retinocoroiditi necrotizzante). I neonati infettati attraverso la trasmissione placentare possono nascere con uno di questi problemi o con malformazioni nasali, anche se queste complicanze sono rare.

L’ingrossamento dei linfonodi si riscontra comunemente nel collo o sotto il mento, seguiti dalle ascelle e da quelli dell’inguine. Il gonfiore può verificarsi in momenti diversi dopo l’infezione iniziale e ricorrere in modo indipendente dal trattamento antiparassitario. Si trova di solito in siti singoli negli adulti, ma nei bambini, più siti possono essere più comuni. L’ingrossamento dei linfonodi si risolve entro uno o due mesi nel 60% dei casi. Tuttavia, un quarto delle persone colpite dovranno attenedere da due a quattro mesi per tornare alla normalità e l’8% fino a sei mesi. Un numero consistente (6%) tornerà alla normalità molto più tardi.

Quanto è pericolosa la toxoplasmosi per il gatto?

Di solito per i gatti sani la toxoplasmosi non rappresenta un grosso problema. Al contrario però, i gattini e gatti anziani, così come quelli con un sistema immunitario indebolito, subiscono spesso conseguenze più serie. Il pericolo maggiore in assoluto è quello che corrono le gatte in gravidanza. La toxoplasmosi è anche una zoonosi, vale a dire una malattia che può essere trasmessa all’uomo. Purtroppo si tratta di una malattia seria che, nel caso delle donne in gravidanza, può portare persino alla morte del feto.

I sintomi: a cosa devo fare attenzione?

Di solito la toxoplasmosi nei gatti passa inosservata. I classici sintomi più comuni sono lievi, come la diarrea, e il corpo di un gatto sano di norma è in grado di gestirlo da solo. Al contrario, negli animali con un sistema immunitario compromesso, la toxoplasmosi va tenuta sotto controllo. In questi casi, infatti, i sintomi sono molto più forti e possono trasformare la malattia in una patologia cronica.

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