Il farmaco lendormin viene utilizzato per trattare l’insonnia, ovvero la difficoltà ad addormentarsi, oppure per contrastare i risvegli persistenti durante la notte che fanno perdere il sonno. L’insonnia, spesso, colpisce le persone in fase adulta, di età superiore ai 18 anni. Lendormin farmaco contiene al suo interno il principo dela benzodiazepine, una sostanza che induce il rilassamento sia fisico che mentale. É importante ricordare che deve essere utilizzato solo per casi di insonnia gravi.
Ci sono, ovviamente, alcune controindicazioni per chi soffre di patologie come l’insufficienza respiratoria grave, o la sindrome di apnea notturna (ovvero quando la notte una persona va in sospensione temporanea del respiro) o chi ha una malattia al fegato, come l’insufficienza epatica grave. In tutti questi casi non si può assumere il lendormin farmaco. Anche una persona che è allergica al brotizolam, o qualsiasi altro componente contenuto dentro questo medicinale, non può assumerlo. In ogni caso è sempre meglio rivolgersi al proprio medico.
Come assumere lendormin
Lendormin compresse vanno assunte una volta al giorno e la sera prima di andare a dormire. Ogni compressa è di 0,25 mg. Per gli anziani, invece, è bene prendere metà compressa (quindi 0,125 mg) sempre la sera prima di recarsi al letto. Non bisogna mai superare la dose indicata, onde evitare delle complicazioni al sistema nervoso centrale. Solo il medico può prescivere un dosaggio alto se ritiene che il trattamento non sia funzionante con il dosaggio più basso. Con l’uso di lendormin c’è il rischio di astinenza nel caso si interrompa bruscamente il trattamento. Quindi è bene ridurre gradualmente il dosaggio prima di interromperlo in maniera definitiva.
La medicina deve essere assunta con abbondante liquido e sempre prima di riposare. Solo in questo modo avrà l’effetto desiderato. La durata del trattamento deve essere molto breve: può andare dai 2 giorni alle 2 settimane. Solo il medico potrà estenderne il periodo di assunzione, in base ad una valutazione del proprio stato di salute.
Lendormin effetti collaterali
Come tutti i medicinali, anche lendormin presenta i suoi effetti collaterali. Uno dei più comuni può essere l’effetto rimbalzo, che si manifesta quando si è creata una dipendenza al medicinale, oppure le alterazioni dell’umore, l’ansia o l’irrequietezza. Gli effetti più comuni, che colpiscono 1 paziente su 10, sono la sonnolenza, i disturbi allo stomaco o all’intestino e il mal di testa, la cosiddetta cefalea. Quelli, invece, meno comuni sono quelli che colpiscono 1 paziente su 100 e sono gli incubi, la depressione, l’ansia, l’alterazione dell’umore, l’agitazione fino all’alterazione del desiderio sessuale. Altri effetti sono le vertigini, il disturbo della memoria, con conseguente difficoltà a memorizzare alcune nuove informazioni, la completa sedazione, la demenza, la visione doppia, l’ingiallimento della pelle e la secchezza della bocca.
Per quanto riguarda, invece, gli effetti rari che possono colpire una persona su 1.000 sono lo stato confusionale e, cosa grave, la riduzione dei livelli di coscienza. Se una persona manifesta uno o più di questi effetti indesiderati deve rivolgersi subito al medico di fiducia o ad un farmacista, oppure segnalarli tramite il sistema nazionale di segnalazione a questo indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.