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La sicurezza nel trading online

Per i clienti europei sono disponibili numerose piattaforme di trading. Le proposte sono molteplici e variegate e non è semplice per chi è alle prime armi scegliere quella più adatta. Uno dei criteri da considerare nella scelta di una piattaforma di trading è certamente la sicurezza, anche perché purtroppo in questo ambito le truffe e i raggiri sono all’ordine del giorno. Esiste un metodo per comprendere se una piattaforma sia sicura? In effetti sì, visto che varie autorità, italiane ed europee, si preoccupano di verificare costantemente le società che offrono strumenti per il trading online.

Informarsi in rete

Il primo passo per mantenere sicura la propria esperienza di speculazione online consiste nel cercare proprio in rete tutte le informazioni necessarie. Esistono infatti vari siti che pubblicano regolarmente le recensioni di tutte le piattaforme, da quelle consolidate alle novità del settore. Attraverso questo strumento, accessibile a chiunque e molto efficace, si possono scremare le diverse proposte di piattaforme di trading, in modo da considerare solo quelle autorizzate, certificate e sicure. Si reperiscono facilmente online le recensioni su Trade Republic, così come quelle di qualsiasi altra piattaforma di trading, anche di quelle nate solo nelle ultime settimane. Sono spesso disponibili anche le opinioni dei trader che hanno già sfruttato queste piattaforme, cosa che rende la possibilità di informarsi ancora più concreta e utile.

Le autorità di regolamentazione

In Europa esistono varie autorità che si occupano di verificare e controllare l’operato delle piattaforme di investimento, considerate in senso generale. In Italia è la Consob che si occupa di tali controlli, ogni altro Paese europeo possiede autorità simili, oltre chiaramente all’autorità a livello della Comunità europea. Ricordiamo che per le vigenti leggi se una società è autorizzata ad operare in un singolo stato Europeo lo può fare automaticamente anche in tutti gli altri. Questo significa che la singola autorizzazione della Consob è sufficiente, così come lo sono quelle degli altri Stati, come ad esempio le certificazioni della Cysec di Cipro. Chiaramente maggiori sono i controlli e più è sicura la singola piattaforma. Ricordiamo che ad avere l’autorizzazione sono le società che gestiscono le piattaforme; elenchi dettagliati che riportano tutte le società autorizzate sono disponibili sui siti delle singole autorità. Si tratta di strumenti facili da utilizzare che ci aiutano a tenerci lontani delle truffe.

Il metodo di contatto

Il numero di persone che ogni anno si dedicano al trading online è in costante aumento. Le piattaforme traggono profitto dall’attività dei loro clienti, sono quindi particolarmente interessate a trovarne costantemente di nuovi. La pubblicità passa attraverso vari mezzi di comunicazione, si pensi ad esempio al fatto che alcune piattaforme di trading sono tra gli sponsor di famose squadre di calcio europee. Negli ultimi tempi sempre più cittadini sono stati contattati telefonicamente, con proposte per l’adesione a piattaforme di trading di vario genere. Non stiamo dicendo che queste proposte siano necessariamente fatte da società poco raccomandabili, è vero però che è tra i metodi di contatto più rischiosi. È bene evitare di sottoscrivere una proposta di investimento telefonicamente, a meno che non si tratti di una chiamata da parte del vostro solito consulente per gli investimenti. Meglio sarebbe valutare le proposte direttamente sui siti, dove è possibile verificare ogni singolo step intrapreso.

Il trading online è rischioso?

La risposta a questa domanda è sicuramente affermativa, ma la questione non dipende dalla presenza di truffe o di raggiri. Anzi, per certi versi si deve tenere conto del fatto che tutti gli ambiti in cui vi è un giro di denaro possono essere considerati a rischio per quanto riguarda le truffe o i furti. Sotto questo punto di vista le piattaforme di trading, se scelte con attenzione, non sono più rischiose dell’home banking che si utilizza più volte al mese. Il rischio maggiore deriva invece dalla volatilità dei mercati e dalla possibilità di perdere nelle speculazioni quanto investito.

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