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Buoni regalo 8 marzo, ecco tutto quello che le signore e i signori non si aspettavano: quanto vale

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Oggi l’intera anima umana celebra la Giornata internazionale della donna, un periodo speciale dell’anno in cui tutti abbiamo bisogno di ricordare e apprezzare coloro che sono le nostre mogli, madri, amanti, sorelle o compagni di vita. Ebbene, le aziende non dimenticano la festa della donna e mostrano loro la loro gratitudine regalando loro dei buoni regalo.

Buoni regalo sono uno dei vantaggi extra-salari più apprezzati nel nostro Paese e non solo. I gestori offrono tali buoni in varie occasioni, al fine di trattenere i propri dipendenti ed esprimere loro gratitudine e gratitudine.

Secondo recenti sondaggi condotti tra le nostre aziende nel paese, la maggior parte di loro offrirà donna buoni regalo dipendenti in occasione del giorno di 8 marzo.

Gli importi raggiungono i 300 lei

A seconda del potenziale finanziario dell’azienda, i nostri dipendenti nel paese possono ricevere oggi anche 300 lei, secondo diversi dirigenti. Gli importi variano, ma dobbiamo notare che, alla fine, il gesto conta, non necessariamente la coerenza dell’attenzione.

È importante notare che quest’anno è entrata in vigore una modifica legislativa su tali prestazioni extra salariali, che prevede che voucher e voucher vengano emessi esclusivamente per via elettronica.

Tale provvedimento è previsto dall’Ordinanza d’urgenza n. 130/2021 del 17 dicembre 2021 su alcuni provvedimenti di natura fiscale-finanziaria, sulla proroga di determinati termini, nonché sulla modifica e il completamento di alcuni atti normativi pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 1202 del 18 dicembre 2021.

“Per una migliore applicazione, le disposizioni di cui all’art. 28 comma (1) lett. h) secondo cui costituisce contravvenzione la vendita da parte di dipendenti e/o di esercizi pubblici di ristorazione, negozi di alimentari, mense-ristoranti, buffet o ogni altro tipo di esercizi di vendita di generi alimentari, con i quali le unità emittenti hanno convenuto la prestazione dei rispettivi servizi, buoni pasto a fronte di prodotti, diversi dagli alimenti, nel senso di eliminare il riferimento alla categoria dei dipendenti, tenuto conto del fatto che , all’art.28 comma (1) lettera g) è disciplinata una contravvenzione di contenuto analogo, rispettivamente l’atto di vendere una qualsiasi delle tipologie di titoli contro una frazione del prezzo o di altri beni/servizi rispetto a quelli stabiliti dalla legge ” , si precisa nella nota di motivazione che accompagna il progetto di atto normativo.

I beneficiari devono sapere che i buoni pasto, i buoni asilo nido, i buoni culturali e, rispettivamente, i buoni regalo emessi su supporto cartaceo ai sensi della Legge n. 165/2018 in materia di concessione di titoli, con successive modificazioni e integrazioni, fino al 31 gennaio 2022 sono e restano validi fino alla scadenza della data di validità sugli stessi.

Un altro aspetto degno di nota è che le aziende che concedono buoni regalo fino a 300 lei non pagano l’Irpef del 10%, il contributo sociale per le pensioni del 25% e quello per la salute del 10%. Si applicano se emessi solo in occasione della Pasqua o di altre festività simili di altre confessioni religiose, sia per i dipendenti che per i loro figli, in occasione della festa della donna (8 marzo) per i dipendenti, in occasione della Giornata dei bambini (1 giugno ) per quelli offerti ai figli dei dipendenti.

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