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Tornano le centrali termiche che un tempo funzionavano a piena potenza ma sono state dimenticate. L’attuale conflitto armato sul territorio dell’Ucraina fa sì che la Romania riavvii le centrali elettriche a carbone.
L’invasione russa dell’Ucraina ha spinto i leader di diversi stati a imporre severe sanzioni economiche. La Russia, a sua volta, ha deciso di non fornire gas naturale, mentre gli Stati Uniti ne hanno vietato l’importazione e il petrolio russo. Pertanto, sebbene molti paesi abbiano accettato queste sanzioni, gli effetti non si sono fatti attendere.
Affinché la Romania non dipenda più da queste cose, è necessario riavviare le centrali termoelettriche a carbone per cause di forza maggiore, ma con carattere temporaneo. Questa è la soluzione che mira a raggiungere l’indipendenza energetica nel più breve tempo possibile, secondo il ministro dell’Ambiente Tanczos Barna.
In un post su Facebook del 9 marzo, il ministro dell’Ambiente ha ricordato che l’Europa è nel mezzo di una crisi energetica che si sovrappone a l’attuale conflitto armato sul territorio dell’Ucraina. Pertanto, sia la Romania che gli altri paesi europei sono alla ricerca di soluzioni per ridurre questa dipendenza gas e petrolio dai russi.
In Romania verranno riavviate le centrali a carbone
Tanczos Barna afferma inoltre che verranno messe in funzione tutte le installazioni prossime alla fase di completamento e la maggior parte di esse si basano su energie rinnovabili. Tuttavia, con urgenza e su base temporanea, la Romania dovrà riavviare le centrali a carbone.
“Oltre alla devastazione causata dalla guerra, l’Europa è anche in crisi energetica. Tutti i Paesi europei sono alla ricerca di soluzioni per ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas e petrolio dalla Russia. In questo contesto, la Romania dovrà compiere passi concreti e razionali per garantire indipendenza energetica Identifichiamo soluzioni per tutte le capacità produttive da completare in caso di emergenza Tutti gli impianti prossimi al completamento devono essere messi in funzione quest’anno.
La maggior parte di esse sono soluzioni basate su fonti di energia rinnovabile. Tuttavia, a forza e su base temporanea, dovremo riavviare anche le centrali a carbone. Questa soluzione punta a conquistare l’indipendenza nel più breve tempo possibile, solo fino a quando gli impianti da fonti rinnovabili non saranno messi in funzione e dimostreranno la loro sostenibilità”, ha affermato il ministro dell’Ambiente, delle Acque e delle Foreste.