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Quanto guadagna uno spazzino? In Italia, all’anno, stipendio netto

Se siete interessati a conoscere lo stipendio netto di un operatore ecologico italiano, siete giunti sulla giusta pagina.

L’operatore ecologico, chiamato anche netturbino o spazzino, si occupa principalmente della raccolta rifiuti nelle varie aree in cui è tenuto a prestare servizio. Il dipendente può essere sia pubblico, alle dipendenze del comune, sia privato.

La paga mensile di un operatore ecologico (stipendio operatore ecologico) è inferiore rispetto alla media nazionale di tutti gli altri impieghi da subordinati. Non bisogna però dimenticare che la mensilità (stipendio netturbino) può incrementare con l’esperienza.

Nelle sezioni sottostanti, proveremo ad esporre tutti i dettagli circa questa professione e il suo salario.

Di quanto è lo stipendio netto di un operatore ecologico? A quanto ammonta lo stipendio operatore raccolta?

Per rispondere ai quesiti quanto prende un netturbino o quanto guadagna un operatore ecologico, dobbiamo partire dall’assunto secondo il quale lo stipendio di un addetto alla raccolta rifiuti equivale ad un minimo di 750 euro. 

Come già detto precedentemente, la cifra può crescere se il netturbino matura una certa abilità dopo tempo. Dopo 10 anni di carriera, un operatore ambientale inizia a percepire anche 1500 euro netti al mese e alla fine del suo percorso (dopo circa un ventennio), il lavoratore può arrivare ad intascare anche 1800 euro ogni mese.

In definitiva, possiamo asserire che un netturbino alle dipendenze di una ditta o uno spazzino comunale ricevono un salario che è nettamente sotto la media nazionale, ossia di circa il 16% inferiore ad una mensilità considerata la norma (stipendio operatore ecologico Italia).

Il tutto dipende ovviamente dalle ore di lavoro prestate e dalla specificità del contratto sottoscritto: esistono contratti part time e full time. 

Per saperne di più, basta consultare, anche online, il contratto nazionale operatori ecologici. L’accordo suddivide le categorie dei dipendenti addetti alle pulizie, i loro minimi e massimi di retribuzione e cosa cambia rispetto al periodo in cui è condotta l’attività.

Il lavoro dell’operatore ecologico

Nel caso in cui vogliate lavorare in qualità di operatori ecologici, possiamo fornirvi dei suggerimenti circa dove trovare alcune posizioni aperte.

Iniziamo a distinguere i due casi: se ci si vuole candidare come dipendente pubblico, occorre superare un concorso e tenere sotto controllo il sito del Comune, per aspettare il bando ove sono presenti tutte le indicazioni.

Se si vuole essere assunti come dipendenti di imprese private, sarà sufficiente inviare una candidatura spontanea con, in allegato, il proprio curriculum vitae.

Per quel che concerne l’orario (operatore ecologico orari), è necessario tener sempre conto che i netturbini svolgono il loro impiego nelle prime ore del mattino. In questo modo, il traffico non sarà d’intralcio.

Inoltre, il lavoratore è tenuto a prestare servizio sempre, quali che siano le condizioni meteorologiche. 

I subordinati di attività private devono ricevere attrezzatura e tute adeguate al servizio da loro realizzato.

L’impiego degli spazzini comunali consiste, dunque, nell’igienizzare le strade e svuotare bidoni e secchi dell’immondizia nelle zone a cui sono predisposti. Queste aree possono essere parchi, piazze e qualunque altro genere di sito pubblico. 

Il lavoro può essere svolto da un solo individuo o da un gruppo di colleghi, una squadra di operatori.

L’operatore sottostante a un’impresa privata dovrà, invece, occuparsi solamente della pulizia dei locali appartenenti a questa.

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