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Gioco fisico verso la risalita? Il futuro del settore all’insegna della complementarietà

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Il mondo del gioco è uno dei settori più stravolti dalla pandemia. Lo dimostrano i dati degli ultimi due anni e i primi, importanti indici relativi al 2022. Nei primi sei mesi dell’anno in corso, per esempio, sono calati i nuovi conti di gioco aperti, pari all’11%, migliaia in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. Dati preoccupanti ma relativamente: si deve tenere conto di uno scenario mutato.

Mai come nel 2022 l’Italia è tornata alla normalità, certo diversa ma comunque molto più simile al periodo pre-pandemico. Via ogni restrizione, col solo obbligo di mascherina che sopravvive in alcuni specifici contesti. Dopo due anni è stata una boccata d’ossigeno e i dati in questione, calanti, sono semplicemente un effetto. Anche prevedibile, sotto certi aspetti. A questo hanno concorso anche altri fattori: la fine dell’obbligo del Green Pass e la stessa rimozione della mascherina nei locali al chiuso.

Ciò significa che i locali da gioco, penalizzati da oltre trecento giorni di fermo tra 2020 e 2021 in particolare, sono tornati a ripopolarsi. I giocatori tornano quindi sulla rete fisica. C’è da aspettarsi una nuova migrazione ma al contrario, come quella che portò nel 2020 i giocatori sui canali online? Difficile a dirsi. Il dato sicuro è che un determinato target di giocatori predilige la rete fisica.

Una scelta dettata non dalla qualità e quantità dell’offerta online, che a ben guardare ha ben poche falle. Ed un sistema non sempre replicabile sul canale terrestre, come quello dei bonus casino, che arricchiscono e differenziano la vasta offerta del canale digitale. Ma gioco e tipologia di giocatori sono necessariamente differenti.

Chi gioca sul canale fisico generalmente predilige giochi a totalizzatore numerico, Lotto e Gratta&Vinci. Questi soggetti hanno anche un’età: sono tutti over 65, affezionati quindi più all’intrattenimento “vecchio stile” che al nuovo format proposto dal settore online. Persone che oggi popolano ancora bar e tabaccherie, sicuramente più dei giovani, caratterizzati da uno scetticismo minore verso l’online.

Gli over 65 hanno le loro motivazioni: per aprire un conto di gioco online si chiede l’invio di una copia di un documento di riconoscimento. Procedura legale e volta alla sicurezza dell’utente, ma vista di malocchio dalla maggioranza degli utenti. Il canale online inoltre presto sarà arricchito dall’utilizzo dello SPID a garanzia della titolarità del conto di gioco. Se da un lato lo scetticismo delle vecchie generazioni può essere un danno, l’ottimismo delle nuove non manca.

Il gambling online conta, nei primi sei mesi del 2022, un aumento del 3% per quel che riguarda il numero di conti dei giocanti attivi. Nessuna migrazione dunque: gli analisti del settore sono ottimisti circa il fatto che i due canali, nel futuro, saranno complementari. E cammineranno su binari paralleli, senza annullarsi vicendevolmente.

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