Cresce l’inflazione in Europa e contemporaneamente aumentano i timori per la tenuta dell’economia in tutta l’Eurozona.
Il dato, secondo l’Eurostat, già a luglio era del 9,8%. Le implicazioni sulla crescita economica dei membri sono fin troppo chiare, mentre meno evidenti sono i veri motivi della crescita inflattiva.
Ma è proprio colpa della guerra?
Inflazione in Europa: quali sono i motivi
La guerra in Ucraina è stata indicata come la motivazione scatenante dell’inflazione in tutta Europa poiché ha imposto una ricombinazione dell’approvvigionamento del gas.
La diminuzione della disponibilità di gas ha portato ad un aumento consistente dei prezzo dell’energia e dei conseguenti rincari in bolletta.
Ma da sola, questa spiegazione, non basta a chiarire la portata della crisi.
La pandemia e i reiterati lockdown hanno prodotto una contrazione della domanda e un eccesso di manodopera con inevitabili licenziamenti.
Carenza di manodopera vuol dire stipendi più alti e salari in crescita per la maggior parte dei settori
Con l’uscita dalla crisi pandemica, le famiglie hanno mostrato una comprensibile propensione al consumo, quindi, all’aumento della domanda.
La BCE ha, perciò, preso a stampare moneta a ritmi inusitati e, quando si sono manifestati i primi sintomi di inflazione, ha evitato interventi immediati per paura di soffocare la ripresa.
Previsioni e scenari futuri
Non è facile immaginare cosa riserverà il futuro ed è abbastanza prevedibile a breve un intervento più aggressivo sui tassi.
A ciò si aggiunga il ritorno alla politica di assistenza dell’era pandemica che ha inaugurato una stagione di bonus a sostegno dei redditi e la ripresa delle politiche monetarie.
Anche se con presupposti diversi gli USA e il Regno Unito, al momento, soffrono dello stesso male.
