La notizia è recentissima, battuta dalle principali agenzie d’informazione: se Edison tornerà sul mercato, A2A sarà tra i potenziali acquirenti.
E’ lo stesso AD Renato Mazzoncini, manager dell’azienda bresciana a rompere gli indugi e a svelare che, nei piani dell’utility lombarda, potrebbe esserci un ambizioso piano, ma andiamo con ordine.
La decisione della Francia di nazionalizzare EDF (Electricité de France), operazione strategica per il Paese voluta dal Presidente Emmanuel Macron, potrebbe portare effettivamente alla decisione di vendere il colosso Edison.
L’azienda italiana, di cui la stessa A2A deteneva il 20% circa, passata sotto il totale controllo di EDF nel 2012 potrebbe, in effetti, rappresentare un problema per un’azienda elettrica nazionalizzata che opera come tale nel mercato interno, ma si comporta come player nel mercato estero.
A2A su Edison: operazione di vasta portata
Secondo alcuni analisti, Edison al momento avrebbe un valore che si aggira sugli 8mld di euro, ragion per cui l’eventuale acquisizione o fusione con A2A passerebbe necessariamente al di là della semplice due diligence e imporrebbe il coinvolgimento degli organi istituzionali ai massimi livelli.
Parliamo di un settore strategico per una nazione, come ha dimostrato l’operazione su EdF voluta dall’Eliseo.
Nella visione di Mazzoncini c’è la creazione di un unico, grande player italiano, in grado di sfruttare le sinergie con A2A per imporsi sul mercato (A2A gas).
Naturalmente i pretendenti sarebbero tanti e la pletora di player sarebbe formata da competitors di tutto rispetto, ma il progetto è ambizioso e potrebbe solleticare l’attuale Governo, allettato dalla prospettiva che un soggetto così importante come Edison possa tornare sotto il controllo italiano.
La notizia dell’interessamento dell’azienda di Brescia all’acquisizione di Edison era circolata già a novembre, ma secondo le ultime indiscrezioni, EDF potrebbe decidere di vendere la controllata entro un anno.
Resta da capire se la decisione avrà come oggetto l”intera azienda o solamente alcuni asset.
A2A notizie
A2A rende noto che, nel corso del 2022, la richiesta di rateizzazione delle bollette da parte dei clienti retail, ha raggiunto livelli mai verificatisi in precedenza.
L’azienda riferisce che le rateizzazioni presentano anche un’altissima percentuale di buon fine ma il rischio legato alle fluttuazioni del prezzo delle commodity impone attenzione sul fronte margin call.
Per evitare di trovarsi eccessivamente esposti, la società ricorrerà ad un incremento della linea di credito per far fronte al rischio di ulteriori fluttuazioni del prezzo dell’energia.
La decisione del Consiglio UE raggiunta sul fronte price cap, dovrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per il settore, sebbene l’impegno eccessivo di capitale circolante per coprire l’enorme messe di rateizzazioni, impedisca al momento ad A2A energia di investire ulteriormente.
A2A azioni tempo reale
Intanto, al momento in cui scriviamo, il titolo è quotato a Piazza Affari a 1,25 euro, in calo dell’1,76% sull’ultima seduta (A2A quotazioni).
L’analisi tecnica disegna un quadro tecnico impostato decisamente al ribasso, soprattutto nel medio termine.
A beneficio dei traders intraday, segnaliamo che l’analisi a 21 giorni, evidenzia un livello di volatilità superiore al 24% e volumi di scambi in aumento.
Quest’ultimo dato va in controtendenza rispetto a quanto visto nelle recenti sedute, segnale di un affievolimento del trend rialzista (A2A quotazione).
Gli analisti segnalano possibili azioni short ma il cui esito non trova piena corrispondenza alla verifica degli indicatori tecnici.
