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Twitter: Elon Musk presto le dimissioni da Ceo

Continua la travagliata esperienza di Elon Musk alla guida di Twitter.

Il miliardario di Pretoria ha acquisito la società del cinguettio solo a seguito di un’estenuante trattativa che aveva come materia del contendere la faccenda dei profili fake non adeguatamente censiti (profilo twitter iscrizione fake).

Il patron di Tesla e SpaceX aveva da tempo intrapreso la sua battaglia liberare sull’abuso della censura e l’utilizzo improprio dei social e dei mezzi di informazione in generale (twitter app).

Nelle sue intenzioni Twitter sarebbe dovuto tornare ad essere uno strumento al servizio della libertà di informazione, ma finora la strada percorsa è stata lastricata di ostacoli (aggiornamenti Twitter).

Twitter e i licenziamenti

Il primo sassolino dalla scarpa, il magnate sudafricano se l’è tolta nei confronti dei giornalisti accusati di doxing.

In particolare, Twitter ha sospeso alcuni profili rei di aver tracciato e diffuso gli spostamenti di Musk in aereo compromettendo, in tal modo, la sicurezza dei suoi familiari.

A quanto pare, la piattaforma ha già sbloccato alcuni profili.

Nulla, però, in confronto al vespaio suscitato dai licenziamenti di massa annunciati dal nuovo Ceo.

La ristrutturazione ha impattato circa 3700 dipendenti anche se in parte l’azienda ha fatto dietrofront.

Musk aveva successivamente chiarito che Twitter avrebbe abbandonato la strada dei tagli per concentrarsi sull’assunzione di profili tecnici.

Tutto questo dopo che lo spesso manager aveva avvertito i dipendenti sulla necessità di lavorare di più e meglio, e di prepararsi al taglio di indennità e benefit al fine di rilanciare il social e aumentare il bacino di utenza (iscrizione Twitter).

Musk e i sondaggi

L’ultima trovata dell’eclettico Tycoon sudafricano è l’idea di lanciare un sondaggio tra gli utenti della piattaforma, a proposito del suo ruolo di amministratore delegato (tendenze twitter).

In pratica Elon Musk ha chiesto agli iscritti di votare per la sua permanenza o meno alla guida di Twitter (www.twitter.com).

I risultati, però, non sono stati quelli sperati.

Al sondaggio hanno partecipato oltre 17mln di profili il 57% dei quali ha dato parere negativo.

Dunque, adesso non resta di capire se Musk rispetterà l’impegno preso di lasciare la guida ad altri in caso di esito negativo.

La risposta è arrivata dallo spetto Ceo che ha accettato l’esito della votazione e ha confermato di essere di sposto a lasciare l’incarico appena individuerà il profilo adatto a prendere le redini di Twitter.

In realtà l’idea della consultazione degli utenti non è nuova (tendenza twitter).

Recentemente sul social era apparso il sondaggio relativo al possibile reintegro dell’account dell’ex presidente Donald Trump.

Il sondaggio, in quell’occasione, si rivelò positivo per il discusso precedessore di Biden.

Tesla come Twitter

Non è un momento decisamente roseo per Musk e la conferma arriva dall’altra grande azienda della scuderia.

Tesla, il più in vista dei produttori di veicoli elettrici, vera antesignana delle auto ad emissioni zero, sprofonda sempre più tra ordini in calo e la concorrenza dei produttori low cost cinesi.

L’azienda sta tentando di risalire la china tramite una politica di riduzione dei prezzi e contributi all’acquisto ma, almeno per ora, i risultati stentano ad arrivare.

Discorso diverso per SpaceX, l’agenzia spaziale privata che contenderà al consorzio americano SLS la nuova corsa alla Luna.

Il programma prevede di iniziare le prive di lancio del nuovo vettore già a febbraio 2023.

 

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