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Petrolio: scorte Usa in calo, prezzi in rialzo

Continua l’ascesa del prezzo del petrolio che punta ancora ai massimi dopo 4 giorni di fila.

Un’ulteriore spinta al rialzo arriva dopo la diffusione dei dati sulle scorte di greggio Usa, in diminuzione nell’ultima settimana ben oltre le attese.

Complice l’ondata di gelo: con le temperature che si abbassano, aumenta il consumo di cherosene e gasolio da riscaldamento i cui stock stanno, appunto, assottigliandosi.

Le recenti previsioni degli esperti sono state, dunque, disattese, con un decremento di 5,9 milioni di barili consumati alla fine della settimana scorsa.

Sull’incremento dell’utilizzo dei distillati (petrolio e cherosene) incide, come detto, la morsa delle temperature al di sotto dello zero previste a causa di una violenta tempesta in arrivo.

Al momento è interessata l’area sud orientale del Paese, ma tanto è bastato per produrre l’effetto di erodere le scorte al di là delle attese.

Un altro elemento che, secondo gli analisti, sta giocando a favore del rialzo dei prezzi è la maggiore propensione ai viaggi (prezzo petrolio).

Con la sensazione di aver superato la fase peggiore della pandemia di Covid 19, sono riprese le attività turistiche che, come ovvio, comportano un aumento del consumo di carburante, soprattutto per gli aerei.

Le uniche incertezze riguardano l’entità del maltempo: se i forti venti e il gelo impediranno il previsto esodo, allora l’allarme potrebbe rientrare.

Petrolio quotazione in tempo reale

I dati sui futures sul greggio, stamattina, indicano aumenti per il WTI nell’ordine dell’1,6% con il prezzo del barile salito di 1,2 dollari e attestato a 79,57 (petrolio oggi).

Stesso trend per il Brent, salito a 83,4 dollari al barile, quindi in aumento dell’1,4 %, quindi in crescita di 1,2 dollari (petrolio quotazioni).

Decremento, dunque, per le riserve strategiche di petrolio con gli stock di distillati diminuiti di 0,2 milioni MBG (milioni di barili al giorno).

Dati in controtendenza per le scorte di benzina, che crescono di 2,5 milioni di MBG.

Al momento, la situazione in Italia non ha avuto eccessivi riverberi sui mercati ma, per una serie di motivi, le cose potrebbero cambiare a partire dal 1 gennaio.

Petrolio Notizie 

Come detto, al momento il prezzo di gasolio e benzina resta stabile, ma il trend rialzista del prezzo del petrolio WTI e, soprattutto, del petrolio Brent che maggiormente interessa l’Italia, potrebbe avere riflessi negativi già dalle prossime settimane (petrolio prezzo).

Le incognite riguardano, come illustrato, le conseguenze del maltempo che, da un lato portano inevitabilmente a maggiori consumi per il riscaldamento, dall’altro potrebbero impedire l’aumento della propensione agli spostamenti per le vacanze natalizie (quotazioni petrolifere).

Un sottile equilibrio su cui, almeno per il nostro Paese, incombe un elemento esogeno, rappresentato dalla temuta cancellazione del taglio delle accise.

Finora, la misura voluta dal Governo uscente e mantenuto dall’attuale, ha prodotto risparmi per gli automobilisti tra i 18 e i 30 centesimi al litro.

Cosa succederà in futuro, lo scopriremo a breve, ma le attese sono tutte per l’applicazione di misure che aiutino le tasche degli automobilisti.

La settimana di febbraio partirà l’embargo sui prodotti petroliferi di Mosca e al momento nessuno può fare previsioni sulla reazione dei mercati.

L’ipotesi peggiore vedrebbe un ritorno all’applicazione delle accise e un contemporaneo aumento dei prezzi al distributore.

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