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Quotazione oro: perché investire, trend e previsioni per il 2023

E’ stato un anno altalenante per la quotazione oro e dei metalli in generale.

Il mercato delle materie prime ha risentito in particolar modo delle fluttuazioni legate all’inflazione e alla conseguente stretta monetaria delle principali banche centrali mondiali.

In verità, a ridosso dello scoppio del conflitto in Ucraina, il metallo giallo si era apprezzato in modo repentino, preferito anche al dollaro come bene rifugio.

I prezzi dell’oro sono, così, passati dai 50,7 eur/gr di gennaio agli oltre 60 euro raggiunti a marzo.

Nei due mesi successivi, il grafico oro mostra un trend incerto tra ribassi e nuovi top intorno ai 59 euro a ridosso di maggio.

Da quel momento il valore oro si è assestato verso un lento ma graduale declino ai valori di novembre, con un minimo di poco superiore ai 53.

Prezzo dell’oro: perché è diminuito 

Le ragioni per cui nel 2022 il prezzo oro ha disatteso le stime di crescita degli analisti, sono diverse ed hanno preso in contropiede gli investitori.

L’oro, in effetti, è da sempre il bene rifugio per eccellenza.

Altri metalli hanno fatto meglio, come l’argento il cui valore si è apprezzato del 4%, e del platino, il cui prezzo è aumentato addirittura del 10%.

Il primo elemento di disturbo è stata la chiusura del mercato cinese che, oltre all’oro, ha colpito anche il rame.

Le diminuzione della domanda, come dicevamo, non è stata compensata dagli altri investitori.

Sebbene spaventati dalla recessione, molti hanno abbandonato gli asset più rischiosi ma preferendo altre opportunità di investimento.

A ridurre l’appeal dell’oro come bene rifugio, è stata la politica deflattiva della Fed e della BCE in primis.

Gli alti tassi di interesse hanno reso meno conveniente investire in oro poiché hanno, da un lato, hanno ridotto il potenziale di espansione dell’economia, ma dall’altro hanno rafforzato il dollaro.

Rapporto tra dollaro e oro

Il biglietto verde, nell’ultima parte del 2022 si è imposto nei confronti di tutte le valute e, in base allo storico dei dati, il rapporto tra dollaro e oro è inversamente proporzionale.

Questa correlazione inversa ha fatto sì che la valuta americana sia stata il bene rifugio al metallo giallo fin tanto che la Fed ha regolarmente alzato i tassi i 50 punti base.

A quel punto, le quotazioni oro si sono attestate sui 1650 usd/oncia.

Attualmente stiamo assistendo ad una nuova inversione di tendenza con aumenti a raffica sull’oro già da dicembre con il prezzo salito agli attuali 1800 dollari all’oncia (oro quotazione).

Quotazione oro oggi e previsioni 2023

Al momento in cui scriviamo, il prezzo dell’oro al grammo si attesta sui 56 euro, in rialzo del 2% circa.

Secondo gli esperti, sarà questo il trend che potrebbe portare l’oro ad essere protagonista sui mercati per tutto l’anno.

A breve saranno resi noti i verbali della Fed relativi all’ultima riunione.

Se trapeleranno dati che facciano propendere per ulteriori e costanti allentamenti sulla stretta monetaria, allora potremo prevedere un dollaro in difficoltà e l’oro in rialzo.

Le attese, infatti, sono per un ulteriore aumento dei tassi ma di soli 25 punti base, indice della variazione di rotta delle autorità monetarie mondiali.

Se questo sarà l’orientamento della Federal Reserve, allora le previsioni indicheranno certamente che la BCE farà altrettanto.

Entrambe sono state accusate di aver indugiato troppo sul quantitative easing e di non essersi accorte dell’incombente inflazione.

 

 

 

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