L’attuale congiuntura economica ci rappresenta una realtà complicata, dalle prospettive future ancora incerte.
La crisi economica globale, attualmente, deriva principalmente da due fattori individuabili nella crisi pandemica e post pandemica, e nei livelli altissimi di inflazione.
A queste due problematiche si è aggiunto il conflitto tra Ucraina e Russia che ha, di fatto, peggiorato una situazione i cui effetti erano già in atto.
Di questi effetti, se rimaniamo nei nostri confini, gli italiani hanno subito soprattutto l’aumento della bolletta energetica e, in generale, dei beni al consumo.
Alla luce di questa premessa, occuparsi della retribuzione delle varie categorie di lavoratori, assume un significato diverso.
Parlando, ad esempio, degli infermieri, una delle categorie più interessanti proprio per la centralità del servizio sanitario, chiedersi quanto guadagna un infermiere vuol dire comprendere quanto tale retribuzione sia stata erosa dal carovita.
Quanto guadagna un infermiere?
La categoria in questione può svolgere le proprie mansioni sia nel settore pubblico che in quello privato, mentre il livello di retribuzione e le linee guida generali sono demandate alla contrattazione collettiva (CCNL).
Analizzando gli studi di settore e i dati raccolti dalle varie categorie di consumatori, scopriamo che nel settore pubblico le retribuzioni medie sono più alte ma in ambito privato la situazione si capovolge nel lungo periodo.
Nel settore pubblico, in base al CCNL sanità, lo stipendio lordo annuo è pari a poco meno di 30 mila euro, considerando i recenti adeguamenti contrattuali.
Nello specifico, la forchetta va dai circa 24mila ai 36mila per un infermiere con più anni di esperienza (da D0 a D6).
Su base mensile, si va dai 2mila ai 2600 euro lordi.
Nel settore privato
Nel settore privato, le cifre non sono molto dissimili. Parliamo di una media di 1500 euro netti al mese.
Proviamo a considerare, come termine di raffronto, l’insieme del personale sanitario che opera in una struttura.
A seconda degli anni di esperienza, la forchetta va dai 1000 per lo stipendio oss ospedale o dello stipendio infermiere assunto da cooperative, ai 2500 euro dello stipendio infermiere sala operatoria.
Per i ruoli dirigenziali, lo stipendio medio infermiere privato supera i 3000 euro.
Percorso formativo
Per diventare infermiere occorre almeno la laurea triennale in infermieristica.
L’avvio della professione, invece, è soggetto all’iscrizione al relativo Albo professionale.
Dunque, può operare in tale ambito solo chi fa parte dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche.
Che mansioni svolge un infermiere?
Una retribuzione è adeguata anche in relazione alle mansioni svolte e non solo in termini assoluti.
Da questo punto di vista, i compiti svolti da un infermiere sono assolutamente essenziali.
Egli si occupa, infatti, dell’assistenza al paziente assicurando l’intervento infermieristico, opera in autonomia nel formulare e pianificare tali interventi.
Ovviamente, collabora e assiste i medici delle cui prescrizioni garantisce la corretta applicazione.
Collabora, infine, con gli altri operatori sanitari, magari coadiuvato dal personale oss.
Stipendio adeguato?
Difficile dare una risposta, perché lo stipendio infermiere caposala, ad esempio in relazione ad altre categorie del settore sanitario, è diverso da quanto guadagna un oss in ospedale.
In generale, però, possiamo dire che la busta paga infermiere, in media e pur soffrendo degli effetti dell’attuale crisi, non è tra le peggiori.
Naturalmente è una considerazione che va letta in relazione alla situazione reddituale di categorie più esposte.
