La letteratura scientifica è, ormai, concorde nel ritenere indispensabile l’utilizzo del defibrillatore come principale e piĂą efficace intervento in caso di arresto cardiaco.

Le statistiche dicono che, se si utilizza un defibrillatore, la percentuale di salvezza di chi subisce una crisi cardiaca aumenta anche del 70%.

Consideriamo che, solo in Italia, ogni anno mediamente 70 mila persone muoiono a causa di arresti cardiaci, anche senza aver mai palesato sintomi o problemi di cuore.

Pensiamo a quante persone potrebbero salvarsi se si interviene nei primi minuti, dato che ogni minuto trascorso aumenta dal 10% le probabilitĂ  di decesso.

Ecco il motivo per cui il Legislatore ha imposto la presenza di defibrillatori da esterno in molte strutture pubbliche extraospedaliere.

Vediamo in breve cos’è, come si usa e quanto costa un defibrillatore.

Defibrillatore automatico e semiautomatico

Esistono principalmente due tipologie di apparecchi: il defibrillatore automatico e semiautomatico.

Nel primo caso, una volta collegati gli elettrodi, lo strumento effettua la diagnosi e valuta da solo se attivare la scarica.

Nel secondo caso, il defibrillatore effettua la diagnosi poi, attraverso una guida vocale, dirige l’operatore nelle operazioni da eseguire.

In ogni caso, il defibrillatore è dotato di una batteria e di elettrodi che vanno applicati sul torace del paziente.

Sono, dunque, strumenti sicuri che possono essere utilizzati anche da personale non sanitario a patto di seguire un corso di formazione accreditato.

Quanto costa un defibrillatore?

Chi gestisce una struttura pubblica, un impianto sportivo o semplicemente un privato, potrebbe essere interessato a capire se i costi defibrillatore siano accessibili o meno.

Una dotazione obbligatoria, poi, dovrĂ  rispettare determinate specifiche e dunque sarĂ  importante scegliere con attenzione.

Il primo consiglio degli esperti è di diffidare dagli strumenti molto economici poiché probabilmente non rispetteranno le minime caratteristiche tecniche richieste dalla legge.

Occorre, poi, considerare i costi di gestione.

Gli elettrodi, a seconda del modello, devono essere sostituiti dopo ogni utilizzo, e comunque non oltre i 24 mesi mentre la vita media di una batteria è di circa 5 anni.

Il costo degli elettrodi varia dai 30 euro ai 200 mentre una batteria costa circa 500 euro.

Anche il software andrĂ  aggiornato ciclicamente ed il costo medio dell’operazione è di circa 200 euro.

Da considerare, poi, che i modelli piĂą evoluti presentano molte funzioni utili come i comandi audio visivi e capacitĂ  diagnostiche in grado di valutare la situazione del paziente da trattare.

Tutti elementi che fanno, ovviamente, lievitare il prezzo.

In conclusione, i costi defibrillatori non professionali variano dagli 800 ai 1500/2000 euro, mentre per la manutenzione e l’aggiornamento occorreranno circa 100 euro all’anno.

Quanto costa un defibrillatore portatile professionale?

I prezzi che abbiamo visto sono relativi a prodotti non professionali, adatti anche a personale non sanitario opportunamente formato e preparato.

Il prezzo defibrillatori professionali sono, ovviamente, molto piĂą alti rispetto ai defibrillatori portatili da esterno.

Pensiamo che il costo defibrillatori utilizzati in ospedale supera anche i 15 mila euro e chiaramente si rivolgono esclusivamente al personale medico.

Abbiamo visto, dunque, che il costo defibrillatore non è eccessivo se riferito quello da esterno, ma soprattutto risulta irrisorio pensando all’utilitĂ  e all’efficacia di un eccezionale strumento salvavita.