Quando si parla di stipendi da sogno nel mondo dello sport, automaticamente si pensa al calcio. Non è un segreto, infatti, che i calciatori siano tra gli sportivi più pagati al mondo, insieme agli atleti del basket, del football e del baseball americano. Eppure esiste un altro sport in cui i professionisti ricevono stipendi di tutto rispetto.
Si tratta del ciclismo, disciplina amatissima in Italia e in Europa, che premia i suoi campioni con cifre notevoli, a cui si aggiungono un’altra serie di guadagni che contribuiscono a patrimoni da capogiro. Ovviamente bisogna distinguere i top player dai professionisti di fascia media, perché tra i due c’è una bella differenza dal punto di vista economico. Andiamo a scoprire quanto guadagna un ciclista professionista se è un campione o se è un gregario.
Quanto guadagnano i ciclisti: ecco la top 5 dei più pagati
Come accennato nell’introduzione, i ciclisti più pagati sono i super campioni, quei top player che sono delle vere macchine della vittoria. Se vi siete mai chiesti quanto guadagnano questi atleti, la risposta ve la può fornire il quotidiano L’Equipe. La rivista, infatti, ha stilato la classifica dei 15 ciclisti più pagati al mando, in cui figurano anche tre sportivi italiani.
In vetta alla classifica il tre volte campione del mondo della Bora-Hansgrohe, Peter Sagan. Lui è il ciclista più pagato grazie allo stipendio da capogiro che versa nelle sue tasche ben 5 milioni di euro ogni anno. Non che il secondo in classifica guadagni tanto di meno. Chris Froome, vincitore di quattro Tour de France, si porta a casa 4,5 milioni di euro ogni stagione. Alle sue spalle si piazzano il connazionale Geraint Thomas (3,5 milioni) e il colombiano Egan Bernal (2,7 milioni per il vincitore del Tour de France 2019), e poi ecco che troviamo il primo italiano della classifica.
In quinta posizione spicca Fabio Aru, atleta soprannominato il Cavaliere dei Quattro Mori per via delle sue origini sarde. L’atleta dalla carriera sfallante porta a casa uno stipendio di 2,6 milioni l’anno, un lauto ingaggio che lo ha portato a battere la stella del ciclismo italiano Vincenzo Nibali. Fino a qualche anno fa era proprio lui il ciclista più pagato d’Italia, mentre oggi si deve “accontentare” dei 2,1 milioni di euro che li paga la sua squadra, la Trek-Segafredo.
Il podio degli italiani è completato da Elia Viviani, che grazie al passaggio alla Cofidis si è assicurato un posto nella top 15 dei ciclisti più pagati al mondo con uno stipendio da 1,9 milioni di euro. In questa classifica si parla solo degli stipendi dati dalle squadre ai loro atleti, ma i ciclisti top guadagnano molto di più. A questi numeri, infatti, si devono aggiungere i soldi che arrivano, per esempio, dalle vincite delle singole gare, dai contratti di sponsorizzazione, dalla vendita del proprio merchandising.
Quanto guadagna un ciclista professionista? Tutte le cifre
Gli stipendi da capogiro riportati qui sopra non possono essere applicati a tutti i ciclisti. La maggior parte dei professionisti, infatti, deve accontentarsi di cifre molto più magre, che non si avvicinano nemmeno lontanamente a quelle dei top player. Secondo i report de L’Equipe, i co-equipier di maggior spessore si attestano tra i 300 e i 100 mila euro in base al team di appartenenza, gli anni di esperienza maturata e i risultati ottenuti.
I gregari minori, neo-professionisti con esperienza minore o che hanno esordito da poco, devono accontentarsi di ancora meno, con stipendi che si aggirano intorno ai 20mila euro annui. Queste cifre, ovviamente, possono essere sempre incrementate. Come nel caso dei top player, infatti, tutti i ciclisti che vincono una tappa o una gara hanno diritto a un premio economico. Inoltre, possono esserci sempre contratti di sponsorizzazione che vanno a incrementare il guadagno annuo dell’atleta.
Come diventare un ciclista professionista
Per partecipare alle manifestazioni di ciclismo organizzato in Italia è necessario tesserarsi alla F.C.I. La tessera ti permette di accedere a decine di eventi ogni settimana. Per diventare un ciclista professionista è importante allenarsi regolarmente e con costanza. Bisogna pedalare ogni giorno, sia in pista che sulle strade, per accumulare chilometri e migliorare le proprie abilità. Di solito, gli atleti si allenano tra le quattro e le sei ore al giorno per sei giorni alla settimana. Dalle scuole di ciclismo e società giovanili, è possibile iniziare ad allenarsi in modo agonistico su strada a partire dai 13 anni.
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