Per diventare un otorinolaringoiatra, è necessario seguire un percorso di formazione complesso e articolato nel campo della medicina. Questa specializzazione si occupa della prevenzione, diagnosi e trattamento sia medico che chirurgico delle patologie che coinvolgono l’orecchio (udito ed equilibrio), il naso (respirazione e apnee del sonno) e la gola (voce e deglutizione). Ma, come diventare un otorino? Ecco il percorso di studi da seguire.
Come si diventa otorino
L’otorino è uno specialista che si occupa delle patologie dell’orecchio, del naso e della gola. Ad esempio, può intervenire per risolvere il problema del russare, frequente in oltre la metà degli adulti. Il medico specializzato in otorinolaringoiatria è un professionista altamente richiesto e con ottime opportunità di carriera. Per diventare uno specialista in Otorinolaringoiatria in Italia, è necessario completare una laurea di sei anni in Medicina e Chirurgia, seguita da una specializzazione di quattro anni in Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale. La figura dell’otorinolaringoiatra è molto richiesta sia nelle strutture sanitarie pubbliche che private. Questo specialista può decidere se lavorare come dipendente o avviare uno studio privato per fornire assistenza ai pazienti. Col passare del tempo, il percorso accademico in medicina ha subito numerosi cambiamenti e innovazioni. Oggi esistono diverse specializzazioni all’interno della disciplina, come la foniatria, l’otorinolaringoiatria pediatrica e la broncoesofagologia, che permettono ai medici di formarsi in ambiti specifici. Inoltre, sono state introdotte nuove branche come l’audiologia.
Cosa fa l’otorino durante la visita
Inizialmente, il medico chiede al paziente quali sintomi sta sperimentando e da quanto tempo ha notato la loro persistenza. Successivamente, si concentrerà sulla zona specifica del corpo in base al tipo di disturbo segnalato.
Quanto guadagna un otorino
Per un otorinolaringoiatra, i guadagni medi sono stimabili intorno ai 100.000 euro annui. Tuttavia, nel caso di uno studio privato, le tariffe possono variare a discrezione del singolo specialista e non necessariamente indicano la qualità della prestazione offerta.