Chi è Cecilia Sala: carriera professionale e la recente liberazione

Cecilia Sala, classe 1995, è figlia di Renato Sala e di Elisabetta Vernoni, entrambi dirigenti, il primo del settore bancario e la seconda in ambito aziendale.

Nata e cresciuta a Roma, qui consegue il diploma presso il liceo scientifico Camillo Cavour. Successivamente si trasferisce a Miano per frequentare l’Università Bocconi presso la quale si è iscritta al corso di laurea triennale.

Però interrompe il suo cammino a soli sei esami dal titolo di Laurea.

Della sua vita privata si sa che è legata sentimentalmente al giornalista Daniele Raineri, esperto di cronaca internazionale.

 

 

La carriera di Cecilia Sala

 

L’esordio professionale di Cecilia Sala risale al 2015 quando collabora come inviata e reporter con Vice.

In seguito lavora per Servizio Pubblico in onda sul canale LA7 e anche  con Michele Santoro.

Nel 2019 si iscrive all’Ordine dei Giornalisti del Lazio e diventa giornalista professionista.

Nel corso degli anni ha scritto anche per Vanity Fair, L’Espresso e ha collaborato nella redazione di Otto e mezzo (sempre su LA7).

Dal novembre del 2019 entra a far parte della redazione de Il Foglio.

L’anno seguente, nel 2020, realizza il podcast di otto puntate intitolato Polvere insieme a Chiara Lalli che ripercorre la vicenda, le indagini e i misteri irrisolti del caso di cronaca dell’omicidio di Marta Russo: la giovane studentessa è morta perché raggiunta da un colpo di pistola mentre stava passeggiando all’interno del cortile dell’università La Sapienza, nel cuore della Capitale.

Partecipa inoltre a diverse trasmissioni TV come Piazzapulita, Di Martedì, L’aria che tira e In altre parole (tutte su LA7) e Le parole di Rai3.

 

 

Cecilia Sala: detenzione in Iran e la rapida liberazione

 

La giornalista e report italiana viene arrestata il 19 dicembre 2024 mentre si trovava in albergo a Teheran, in Iran, dove stava lavorando al podacast Stories con regolare visto giornalistico.

Il 1 gennaio 2025 il nostro Ministero degli Esteri ha chiesto formalmente la liberazione della giovane nonché garanzie sul suo stato di salute durante la detenzione.

Il giorno successivo l’ambasciatore iraniano a Roma, Mohammad Reza Sabouri, ha affermato che questa detenzione era collegata all’arresto avvenuto precedentemente dell’Ingegnere Mohammed Abedini Najafabadi, ora detenuto nel carcere di Opera, Milano.

Tutto si conclude in pochissimi giorni: il 12 gennaio avviene il rilascio di Cecilia Sala e contestualmente il Ministro della Giustizia Nordio revoca la misura cautelare per l’Ing. Mohammed Abedini Najafabadi che può così fare ritorno in Iran.

 

 

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