Incursioni aeree: droni ucraini colpiscono obiettivi in Russia

Le tensioni tra Russia e Ucraina non accennano a diminuire, e gli ultimi sviluppi sul campo di battaglia lo dimostrano chiaramente. Recentemente, le difese aeree russe hanno abbattuto un drone da combattimento ucraino nei pressi della centrale nucleare di Kursk, un evento che ha suscitato preoccupazioni sia a livello locale che internazionale. Scopriamo insieme i dettagli di questa operazione e le sue implicazioni.

L’abbattimento del drone vicino alla centrale nucleare di Kursk

Secondo quanto riportato dall’agenzia statale Tass, un drone ucraino è stato distrutto nei cieli sopra la centrale nucleare di Kursk, situata nella parte occidentale della Russia. L’incidente ha avuto luogo quando il velivolo ha colpito un trasformatore ausiliario, provocando un’esplosione che ha causato danni materiali. Fortunatamente, il personale della centrale è riuscito a contenere rapidamente l’incendio scaturito dall’impatto.

Le autorità hanno rassicurato la popolazione, affermando che la potenza dell’unità 3 della centrale rimane stabile e i livelli di radiazione sono stati monitorati, risultando nella norma. Tuttavia, l’incidente ha riacceso i timori riguardo alla sicurezza nucleare in un contesto di conflitto attivo. Attualmente, l’Ucraina non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito all’abbattimento del drone, lasciando spazio a speculazioni e preoccupazioni.

La posizione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica

L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ha espresso ripetutamente l’importanza di rispettare le norme di sicurezza nucleare, soprattutto in un contesto così delicato. Durante una visita alla centrale di Kursk un anno fa, il direttore dell’Aiea, Rafael Grossi, aveva messo in guardia sui potenziali rischi di incidenti nucleari derivanti da combattimenti nelle vicinanze di impianti sensibili. La situazione attuale solleva interrogativi su come le operazioni militari possano influenzare la sicurezza di tali strutture vitali.

Incendio alla raffineria di Ust-Luga: un altro attacco aereo

Non solo la centrale nucleare di Kursk è stata al centro dell’attenzione: un altro evento significativo si è verificato nella raffineria di petrolio di Ust-Luga, situata nel porto russo sul Mar Baltico. Qui, un attacco con droni ucraini ha provocato un incendio, come confermato dal governatore della regione di Leningrado, Alexander Drozdenko. Secondo le informazioni diffuse tramite Telegram, dieci droni sono stati abbattuti sopra il porto, ma i detriti di uno di essi hanno causato un incendio al terminal di Novatek.

Le squadre di vigili del fuoco e di difesa civile sono state mobilitate per domare le fiamme. Il terminal di Novatek è un impianto strategico per la Russia, in quanto si occupa della conversione del gas condensato liquido in prodotti petroliferi, tra cui benzina e cherosene. Questi combustibili sono fondamentali non solo per il mercato interno, ma anche per l’approvvigionamento delle forze armate russe impegn

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