L’insonnia e l’abbronzatura sono due aspetti che, sebbene sembrino distanti, possono influenzare il nostro benessere quotidiano. Mentre molti cercano soluzioni rapide per dormire meglio, come la melatonina, è importante considerare anche altri fattori. Allo stesso modo, l’esposizione al sole è un piacere estivo, ma comporta dei rischi. Scopriamo insieme come affrontare entrambe le situazioni in modo consapevole e responsabile.
Abbronzatura: i rischi da tenere a mente
Esporsi al sole è una delle attività più amate durante la stagione estiva. La pelle dorata è spesso associata a bellezza e salute, ma è fondamentale non sottovalutare i rischi legati all’esposizione ai raggi UV. Le scottature, l’invecchiamento precoce della pelle e, nei casi più gravi, il rischio di sviluppare tumori cutanei sono solo alcune delle conseguenze di una cattiva gestione dell’abbronzatura.
Per godere dei benefici del sole senza compromettere la salute, è essenziale adottare alcune abitudini corrette. Innanzitutto, la scelta della crema solare giusta è fondamentale. Optare per prodotti con un alto fattore di protezione solare e applicarli generosamente su tutte le aree esposte della pelle è un passo cruciale. Inoltre, è importante rispettare le ore consigliate per l’esposizione al sole, evitando le fasce orarie più critiche, come quelle centrali della giornata.
Un altro aspetto da non dimenticare è l’idratazione. Bere molta acqua è essenziale per mantenere la pelle elastica e prevenire scottature. Questi piccoli gesti quotidiani possono fare una grande differenza e ridurre significativamente i rischi legati all’esposizione solare.
Melatonina: un ormone da usare con cautela
Quando si parla di insonnia, la melatonina è spesso vista come una soluzione naturale semplice e immediata. Tuttavia, è importante sapere che si tratta di un ormone che regola il ciclo sonno-veglia e non deve essere assunta a cuor leggero. Durante l’estate, con il caldo e le giornate più lunghe, molte persone sperimentano disturbi del sonno e tendono a ricorrere a rimedi fai-da-te.
Secondo il professor Luigi Ferini Strambi, esperto in materia, “la melatonina può essere utile, ma il suo uso indiscriminato può comportare dei rischi.” Non ci sono studi definitivi che ne garantiscano l’assoluta innocuità, pertanto è fondamentale assumerla con attenzione. Una ricerca condotta dall’Università di Pisa ha analizzato oltre 26 studi scientifici, rivelando che la dose raccomandata di melatonina è generalmente di 2 mg, assunta circa mezz’ora prima di andare a letto. Tuttavia, per ottenere risultati migliori, è consigliabile aumentare la dose a 3-4 mg, assunta almeno tre ore prima di coricarsi.
Chi può beneficiare della melatonina?
Non tutte le forme di insonnia richiedono l’assunzione di melatonina. Questo ormone risulta particolarmente utile per le persone che hanno un ritmo sonno-veglia alterato, come i cosiddetti “gufi”, che tendono a coricarsi e svegliarsi tardi. In questi casi, una dose di 1 mg assunta verso le 20 può