Tra le professioni comuni più remunerative viene spesso indicato il dentista, e non potrebbe essere altrimenti. Questo specialista, infatti, interviene su una parte del nostro corpo molto importante come appunto la dentatura.
La salute dei denti è fondamentale, sia per una questione di igiene orale che per garantirci una corretta masticazione e di conseguenza una digestione migliore. La professione del dentista è una di quelle che non conosce crisi, anche se la pandemia di coronavirus ha comportato dei problemi anche per il settore odontoiatrico.
Tuttavia, i guadagni dei dentisti continuano a rimanere molto alti, anche se bisogna tenere conto delle differenze che passano tra i vari specialisti. Quanto guadagnano esattamente gli odontoiatri?
Quanto guadagnano i dentisti? Tutte le cifre
Cominciamo subito nel dire che il dentista può lavorare come libero professionista presso le cliniche private o presso uno studio privato, ma anche come lavoratore dipendente presso le ASL pubbliche. Per ognuna di queste mansioni è previsto un salario differente.
Possedere un proprio studio privato non è sempre facile, specialmente se il dentista si trova ai primi anni di attività. Ecco perchè in molti scelgono di svolgere la professione presso una clinica privata, dove lo stipendio medio può raggiungere anche le 4000 euro al mese, con un reddito lordo di circa 60.000 euro all’anno.
Se invece si riesce ad avere un proprio studio privato, ecco che i guadagni crescono enormemente. Per i dentisti con un certo grado di esperienza che lavorano in uno studio privato, lo stipendio può raggiungere anche le 150.000 euro al mese, anche se a questa cifra lorda bisogna detrarre le spese dell’immobile, l’eventuale affitto, la manutenzione degli strumenti di lavoro, gli stipendi degli eventuali collaboratori e una serie di altre spese.
Infine, se il dentista opera presso una ASL pubblica, lo stipendio si aggira tra le 2.500 e le 3.000 euro al mese.