Croccanti, gustose, assolutamente irresistibili. Le patatine fritte sono un alimento amatissimo in tutto il mondo, amate per accompagnare secondi piatti, ma anche come snack unico. Ma anche se universalmente adorate, le patatine fritte sono anche un argomento spinoso. La domanda che viene posta più spesso, infatti, è: ma le patatine fanno ingrassare?

Sicuramente, lo sappiamo tutti, le patate fritte nell’olio non possono essere di certo considerate uno snack dietetico. Nonostante questo, però, bisogna fare una distinzione tra le patate fritte in padella o proprio fatte in casa, e le patatine fritte in busta. Sono due tipi diversi di frittura e di trattamento dell’alimento, e quindi sicuramente hanno due effetti diversi sul nostro corpo.

Poichè c’è ancora tanta confusione in merito, andiamo a chiarire le differenze tra le patatine fritte, ad esaminarne le calorie e i valori nutrizionali, e a capire se questo alimento è effettivamente dannoso come si pensa.

Quante calorie hanno le patatine fritte? Ecco i valori nutrizionali

Iniziamo dalle patate fritte classiche, quelle che vengono cotte nell’olio in padella o in friggitrice. Una porzione grande di queste patatine fritte ha un apporto calorico pari a 340 calorie. Questo vuol dire che mangiare 200 gr circa di patatine equivale a mangiare un intero piatto di pasta.

Un apporto calorico piuttosto importante, dovuto principalmente alla modalità con cui vengono preprate le patatine, ovvero fritte nell’olio. I valori nutrizionali di questo tipo di cottura, infatti, presentano grassi al 60%, carboidrati al 40% e proteine al 10%.

Un buon compromesso per limitare i danni delle patatine fritte è prepararle da soli in casa. Tagliare direttamente noi le patate e friggerle nel modo giusto potrà infatti aiutarci a ridurre la percentuale di grassi, anche se c’è da dire per onestà che l’apporto calorico varia di poco. Per una corretta frittura consigliamo di usare un olio naturale come quello d’oliva o di arachidi, friggere quando l’olio è già caldo così che le patate assorbano meno grassi e tamponare l’olio in eccesso con della carta assorbente.

Questo non vuol dire non mangiare mai più le patatine fritte al ristorante o al fast food! Come sempre, il consiglio è quello di non esagerare, e di non far diventare il consumo un’abitudine. Se vogliamo toglierci uno sfizio ogni tanto e regalarci un bel piatto di patatine fritte non c’è niente di male, basta non eccedere nel vizio di mangiarle.

Calorie patatine fritte in busta: meglio o peggio di quelle fatte in casa?

Il discorso cambia abbastanza quando parliamo di patatine fritte in busta, perchè anche se sono uno snack diffusissimo, sono in realtà molto più dannose delle patatine fritte classiche. La stessa quantità di 200 gr, infatti, ha un apporto calorico di ben 540 calorie, una quantità davvero eccessiva rispetto al fabbisogno calorico medio.

Come se non bastasse, le patatine in busta vengono fritte con un processo industriale e spesso contengono sostanze potenzialmente dannose, come i grassi idrogenati e l’acrillamide. Il consiglio, quindi, è di leggere bene gli ingredienti sulle buste, e mangiare questo tipo di patatine raramente per evitare danni e aumento di peso. Meglio regalarsi un bel piatto di patatine fritte classiche, che sono comunque non dietetiche ma sicuramente meno dannose.