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Nel contesto europeo, la Romania non può vantarsi di troppe cose. Il nostro Paese non riesce ad allinearsi ai valori occidentali, né in termini di entrate, né nella lotta alla corruzione ad alto livello. D’altra parte, sembra che ci sia un aspetto positivo che il nostro Paese può mettere nel CV.
A livello europeo, come negli Stati Uniti e in molti altri paesi del mondo, vi è una notevole discrepanza tra il reddito di una donna e di un uomo per lo stesso lavoro. Sebbene siano stati compiuti sforzi per ridurre questa preoccupante realtà per molti anni, è improbabile che cambi in modo significativo in futuro. L’unica cosa positiva, se così possiamo chiamarla, è che ci sono delle eccezioni alla regola, e la Romania è tra queste.
Salari per donne e uomini in Europa
In Europa, una donna guadagna circa il 13% in meno lo stesso lavoro, effettuato alle stesse condizioni. Questa è la media. Se osserviamo la situazione nel dettaglio, ci sono paesi con una discriminazione significativamente più alta del 13%, ma anche molto più bassa, e la Romania è al polo ottimista dell’equazione.
In Lussemburgo, ad esempio, il divario retributivo tra uomini e donne è dello 0,7% per lo stesso lavoro. La Romania è al secondo posto in Europa, dopo il paese citato, con una differenza di solo il 2,4 per cento tra i sessi, a favore degli uomini. Anche se sarebbe l’ideale che questa differenza non esistesse affatto, vista la media europea in materia, il nostro Paese può vantare questa performance.
Le differenze salariali più gravi e preoccupanti sono in Lettonia – 22,3%, Estonia – 21,1%, Austria – 18,9% e Germania – 18,3%, secondo i dati aggregati da Eurostat – Istituto Europeo di Statistica. Tuttavia, la stessa istituzione richiama l’attenzione sul fatto che, nel lungo periodo, le statistiche sono ancora gratificanti. Abbiamo raggiunto una media del 13% nel 2020, dopo il 16,4% nel 2012. Se guardiamo solo Romania10 anni fa la differenza era del 6,9% e ora è scesa al 2,4%.
