Spese funebri detraibili: a chi spettano, quali sono

Organizzare il funerale di un caro morto non è mai una cosa piacevole: si tratta, infatti, di una delle esperienze più dolorose che possano capitare a ciascun individuo. Inoltre, il dolore spesso viene accompagnato da una ingente spesa che grava pesantemente sulle finanze di coloro che sono chiamati a gestire il matrimonio, ponendo altre difficoltà se non una grande serie di intoppi burocratici.

Per evitare di incappare in una serie di ostacoli posti dalla burocrazia per ottenere una possibile agevolazione sulle spese funebri, è importante conoscere le spese funerarie detraibili. Detrazioni spese funebri: come funzionano e quali sono nel 2022? Ecco una guida ai requisiti e alle cifre disponibili.

Detrazioni spese funerarie: chi può chiederle e quando

Quanto è la cifra massima detraibile per un funerale? Si parla, più o meno, di 1.550 euro per ogni decesso. Una cifra maggiore non viene messa a disposizione, a prescindere da quante persone partecipano all’organizzazione del funerale.

Le detrazioni sono valide solo per determinati aspetti della cerimonia funebre, ovvero annunci, fiori, loculo, il funerale in sé. Per fare richiesta, bisogna spendere i soldi attraverso uno strumento rintracciabile come un bonifico o una carta di credito e debito. Valgono anche le prepagate, i bancomat e affini.

L’importante è che sia tutto tracciabile tramite fattura, o ricevuta fiscale, ottenuta dal fornitore del servizio. Ma come funziona per l’estero? La detraibilità resta la stessa che in Italia.

Spese funebri detrazione, come fare domanda

Come specificato sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, fare domanda per detrazione spese funebri non è un processo particolarmente complesso. Online, risulta piuttosto intuitivo completare la richiesta, riuscendo ad ottenere la detrazione relativa alla cifra spesa per il funerale e tutto ciò che vi è annesso.

L’iter per fare domanda è dunque molto veloce: si consiglia la compilazione assistita o una dichiarazione precompilata. Nell’opzione compilazione assistita, bisogna compilare i campi indicati in questo modo: indicare la spesa effettivamente sostenuta dal soggetto nel campo chiamato “quota sostenuta”.

Nel campo indicato come “importo complessivo”, invece, si indicano le spese effettuate globalmente per sostenere la cerimonia funebre del defunto. Questo, indipendentemente dalla quantità delle persone che hanno partecipato alla cifra globale e alla ripartizione di tale cifra. Questo è il modo in cui l’Agenzia valuta la somma esatta che spetta a ciascun richiedente. Si ribadisce che il massimo detraibile della spesa globale è in ogni caso stabilito entro e non oltre i 1.550 euro per ogni defunto.

L’intero processo è illustrato con attenzione sul sito ufficiale, che fornisce anche un esempio pratico riferito ad una cifra in particolare. Ad esempio, per la somma indicata nella dichiarazione precompilata di 1000 euro della spesa sostenuta su 2000 euro di spesa totale, il soggetto richiedente (singolo) avrà diritto ad un rimborso di circa 775 euro, corrispondente al 50% di 1.550 euro.

Cosa cambia a partire dal 2020

A partire dal 2020, alcune modifiche sono state effettuate a questi requisiti. Ovvero, è stato stabilito che le detrazioni per le spese funebri possono essere ottenute solo nel caso in cui il reddito annuo non superi la cifra totale di 120.000 euro.

Per redditi superiori, la detrazione sale fino a raggiungere il totale azzeramento quando l’introito annuo è di 240.000 euro.

 

 

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