Tra gli argomenti più chiacchierati dai telespettatori c’è ora la presenza di Elisabetta Gregoraci al Grande Fratello VIP. In particolare, fan e detrattori della trasmissione si stanno interrogando sul suo presunto flirt con Pierpaolo Pratelli, che sta sollevando non pochi dubbi e perplessità.
Ma è soprattutto l’outfit dell’ex signora Briatore a far discutere: accessori e gioielli griffati, con valori da far girar la testa. Come può permettersi questi lussi e perciò quanto sta guadagnando per stare 24 ore su 24 davanti alle telecamere? La risposta si trova in alcune indiscrezioni appena riportate dal Corriere dello Sport. Vediamo nel dettaglio la questione.
Come e quanto guadagna Elisabetta Gregoraci
Considerando il recente divorzio milionario, Elisabetta Gregoraci non sembra proprio aver bisogno di soldi. Anzi, la fine della relazione con Flavio Briatore le permetterebbe ora di vivere con il figlio Nathan di 10 anni nel suo appartamento a Montecarlo interamente spesata dall’ex consorte.
L’imprenditore piemontese, nell’accordo raggiunto, le avrebbe anche concesso un attico di proprietà a Roma e persino un assegno mensile. Inoltre, la conduttrice sarebbe ancora in possesso di quote del Billionaire e non solo.
Quanto guadagna Elisabetta Gregoraci al Grande Fratello
Anche se non parla di casi particolari, l’articolo del Corriere dello Sport aiuta a farsi un’idea sugli introiti degli ospiti della Casa. I compensi dovrebbero andare dai 10 ai 20 mila euro a settimana, «in base alla popolarità del personaggio». A questa cifra si aggiunge «altri 8 mila euro a puntata per gli ospiti in studio».
C’è poi ovviamente il montepremi per il vincitore. A questo riguardo il pezzo la fonte rivela che in caso di vittoria si percepirebbero 100 mila euro, la metà dei quali obbligatoriamente destinata alla beneficienza.
La celebrità e l’esperienza di Elisabetta Gregoraci non possono non essere un vantaggio. A confronto con gli altri modelli e influencer, infatti, la showgirl si piazza senza dubbio nella fascia più alta di questo schema.
