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Mercato azionario: riapre la Cina, titoli luxury in rialzo

La Cina riapre le frontiere ai viaggiatori e la notizia prende in contropiede il mercato azionario globale.

Stando agli ultimi dati sui contagi, infatti, in Cina il Covid ha ripreso vigore e si parla di oltre 500mila contagi quotidiani che hanno già messo in ginocchio il sistema sanitario nazionale.

Insomma, un revirement clamoroso per Pechino che cambia decisamente rotta dopo 3 anni di isolamento e di di strategia Covid zero all’insegna di lockdown e serrato controllo della popolazione.

Eppure, gli esperti diffidano sui dati diffusi dal Governo Cinese, ritenuti poco affidabili, e parlano di 250 milioni di contagi dall’inizio di dicembre e stimano i nuovi decessi in cerca 1 milione di vittime.

Nonostante ciò, le autorità cinesi riaprono ai viaggiatori grazie all’eliminazione dell’obbligo di quarantena alla frontiera, al limite di rotte verso la Cina e al numero massimo di passeggeri imposto alle compagnie.

Rimarranno solo le raccomandazioni sull’uso della mascherina e le basilari misure igieniche e sanificazione.

Mercato azionario: segno più per il segmento lusso

La chiusura del mercato cinese ha impattato negativamente gli indici di borsa e ridotto drasticamente il fatturato delle aziende che operano in alcuni settori, in particolare in quello dei beni di lusso destinati alle esportazioni e, ovviamente, nel turismo.

Non è un caso che le compagnie più importanti come Lufthansa ed Air France (azioni borsa) stiano sovraperformando il mercato in queste ore, così come le società che vendono servizi agli operatori del turismo (andamento borsa).

Bene la quotazione di LVMH, colosso della moda e dei gioielli che comprende brand, tra gli altri, come Louis Vuitton, Bulgari, Fendi e Dior.

In crescita anche le azioni di Salvatore Ferragamo +1,58% e Moncler +2,64% (borsa italiana azioni).

Il Dragone secondo le stime assorbe all’incirca il 20% del mercato mondiale dei beni di lusso ed è, dunque, facile immaginare quali ripercussioni abbiano avuto questi 3 anni di chiusura alle importazioni.

Previsioni mercato azionario

Le implicazioni di questa decisione a sorpresa voluta da Pechino su finanza e mercati saranno, naturalmente, oggetto di valutazioni nei prossimi giorni (quotazioni borsa valori).

Non è difficile, però, immaginare che l’attuale sentiment del mercato a consideri molto positivamente tale avvenimento (indici borse).

L’Associazione internazionale del trasporto aereo, ad esempio, aveva previsto per il 2023 un aumento del 20% del bacino d’utenza dei voli, ma alla luce delle ultime notizie, non sarebbe una sorpresa se si tornasse già dal nuovo anno un ritorno ai livelli pre Covid.

Stesso discorso per tutte le società che avevano nella Cina un importante sbocco per le proprie esportazioni.

A questo punto, l’unico importante punto di domanda si pone sull’impatto che la nuova politica sanitaria intrapresa da Pechino avrà sul fronte contagi.

Gli esperti mondiali ritengono che la lotta serrata alla diffusione del virus abbia impedito alla popolazione cinese di sviluppare nel suo complesso una protezione anticorpale adeguata.

Il rischio in caso di boom di contagi è quello di trovarsi di fronte ad una catastrofe sanitaria ed economica ben peggiore del 2020, poiché occorrerebbe fronteggiare le mutazioni del virus con le tutte le incognite del caso in termini di efficacia dei vaccini e delle misure preventive.

I motivi della decisione di Pechino

Il dietrofront voluto da Xi Jinping è un’assoluta novità per i vertici del Paese, in genere monolitico e irremovibile quando si tratta di prendere delle decisioni.

Gli osservatori internazionali concordano nel ritenere che, alla base di tale cambiamento, ci siano le inattese proteste della popolazione, sfiancata dalle draconiane misure restrittive che hanno seriamente danneggiato l’economia cinese attuale e i programmi di espansione per i prossimi anni.

 

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