Il prezzo della benzina e i prezzi gasolio sono i temi caldi di questi tempi, e ciò per diversi motivi.
In Italia la mobilità avviene ancora per gran parte su ruota e la maggior parte dei veicoli circolanti utilizzano motorizzazioni convenzionali, quindi motori endotermici.
Se consideriamo i carburanti nel complesso, benzina e gasolio sono tra le voci più importanti nel paniere di beni presi in considerazione per monitorare i prezzi e l’andamento dell’economia (prezzi carburanti).
A seguito della bolla inflattiva scoppiata nel dopo pandemia, e sulla scorta dei beni noti eventi bellici che coinvolgono Russia e Ucraina, il prezzo dei carburanti ha subito un’accelerazione inarrestabile, giungendo già durante il Governo Draghi a valori esorbitanti.
La prospettiva di avere la benzina e il gasolio ben oltre i 2 euro al litro (prezzo gasolio oggi), valori insostenibili dalla maggior parte degli automobilisti, portò l’Esecutivo a varare misure di contenimento, legate in particolare al taglio delle accise.
Composizione del prezzo della benzina
Se consideriamo il prezzo alla pompa, sia della benzina che del gasolio, stiamo parlando di un costo complesso, composto da diversi elementi e la cui complessità di funzionamento spesso sfugge ai più.
Ci è capitato, ad esempio, di assistere ad una repentina discesa dei prezzi del petrolio ma non dei carburanti che restano stabili, se non aumentano addirittura.
Ebbene, proviamo a scomporre il prezzo.
Su un prezzo benzina indicativo di 1,812 euro/lt, il costo industriale della materia prima pesa per il 42%, quindi circa 0,75 euro (costo benzina).
Di questo costo, 0,54 euro riguardano il costo di produzione (soggetto alle fluttuazioni del mercato e dal cambio) mentre 0,2 euro è il margine dell’operatore (12% del prezzo) soggetto a variazioni alla pompa.
La componente fiscale (58%) è composta, invece dalle accise (0,72 euro) a cui si somma l’IVA al 22% (0,32 euro).
Discorso molto simile per il costo gasolio per il quale la componente fiscale scende al 51% mentre il costo industriale rappresenta il 49% (prezzo diesel).
Le accise
Le famigerate accise, non sono altro che imposte sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo.
La loro applicazione sui carburanti, in teoria, risponde all’esigenza di ristorare gli enti pubblici per il danno ambientale prodotto a causa dell’utilizzo di carburanti fossili (prezzi carburante).
In Italia le accise, invece, rispondono spesso all’esigenza di finanziare emergenze di cassa, eventi bellici e missioni di pace e danni derivanti da disastri naturali.
Le accise sulla quantità vengono applicate una sola volta, a differenza dell’IVA.
Prezzo benzina oggi
Le polemiche dei giorni scorsi sul mancato rinnovo del taglio delle accise da parte del Governo Meloni sono tutt’altro che superate.
Ancora in discussione sul tavolo l’obbligo per i distributori di indicare la media aritmetica dei prezzi regionali, così come l’aliquota dell’IVA al 4%.
Aperto anche il discorso relativo alle sanzioni per i trasgressori, intesi come distributori e compagnie petrolifere in caso di accertate speculazioni (costo carburante).
Ma quanto costa oggi un litro di benzina?
Da una verifica del prezzo medio sui portali dedicati, si evince che la media oscilla tra i 1.820 euro e i 1.920 (prezzi benzina).
Vero pure che il prezzo alla pompa in modalità servito ha già sfondato il muro dei 2 euro in tanti casi e il valore medio massimo raggiunto nel corso del 2022 ha toccato i 2,3 euro.
Prezzi simili, leggermente più alti per i prezzi diesel.
