Quanto guadagna un sottosegretario? Stipendio e di cosa si occupa

Tra le molte cariche che si trovano all’interno del governo, una di quelle che si sente nominare più spesso è il sottosegretario. Eppure, c’è grande confusione nei confronti di questa figura, che spesso viene confusa con quella del viceministro. Per prima cosa, quindi, vogliamo chiarire la differenza che c’è tra i due ruoli.

La differenza principale è che il sottosegretario non partecipa alle sedute del governo (tranne in un caso, come vedremo in seguito) e non ha una competenza propria. Le funzioni che svolge, infatti, gli vengono delegate di volta in volta. Il viceministro, invece, dirige politicamente un parte del Ministero che gli viene assegnata dal ministro di cui è vice. Non ha diritto di voto, ma partecipa alle riunioni.

Chiarito questo punto, andiamo ad analizzare nel dettaglio in cosa consiste la carica di sottosegretario, di che cosa si occupa questa figura e quanto guadagna.

Chi è e di cosa si occupa un sottosegretario

Il sottosegretario di Stato è un ruolo prestigioso all’interno di un governo, e chi viene eletto con questa carica ha il compito di affiancare i ministri nelle loro attività. Sono figure che agiscono dietro delega, nominate con atto del Presidente della Repubblica pubblicato in Gazzetta Ufficiale su proposta del premier e sottoposte a giuramento di rito. Di solito sono scelte tra deputati e senatori appartenenti alla maggioranza, ma può capitare che siano elette anche personalità esterne.

Il governo è piuttosto libero nel decidere di quanti sottosegretari può avvalersi. La legge, infatti, non stabilisce precisamente quanti devono essere, ma stabilisce che in totale i membri dell’esecutivo non possono essere più di 65.

Dal punto di vista delle funzioni, il sottosegretario è un po’ come un ministro senza portafoglio. Agisce quindi sotto delega del Ministro che fiancheggia, per occuparsi di dipartimenti specifici della presidenza del consiglio. Il loro raggio di azione dipende dal tipo di delega, che può essere più o meno ampia: certe volte, infatti, viene affidata al sottosegretario un’intera materia di competenza, come la sicurezza o la giustizia.

Tra tutti i sottosegretari, ne esiste uno che ha un ruolo un po’ particolare. Si tratta del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, e svolge il ruolo di vero e proprio segretario. Per questo, le sue competenze sono diverse da quelle degli altri sottosegretario. Per esempio, partecipa alle sedute Cdm, poiché uno dei suoi compiti è verbalizzare le riunioni e conservare il registro delle deliberazioni.

Inoltre, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri è colui che si occupa di curare tutti gli adempimenti conseguenziali alle deliberazioni collegiali e che è responsabile della promulgazione di decreti e provvedimenti stabiliti dal governo.

Quando guadagnano i sottosegretari? Tutte le cifre

Essere eletto sottosegretario vuol dire essere scelto per un ruolo prestigioso, che prevede quindi anche una retribuzione piuttosto considerevole. Secondo quanto studiato dall’Osservatorio dell’Associazione Italia Futura, lo stipendio medio di un sottosegretario è di circa 10.697,13 euro lordi al mese per dodici mensilità.

A questo, poi, va aggiunto nella maggior parte dei casi anche lo stipendio da parlamentare, perché come abbiamo spiegato spesso i sottosegretari sono deputati o senatori. Alla cifra di qui sopra si aggiungono quindi 3.112 euro lordi al mese per tredici mensilità, portando il guadagno lordo annuo a circa 168.821,56 euro.

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