Incontinenza urinaria negli uomini: come si affronta?

Un uomo che soffre di incontinenza urinaria dovrebbe abbandonare tutte le remore e gli imbarazzi e parlare del proprio problema con un medico. Questo, infatti, è il punto di partenza fondamentale per combattere il disturbo in modo da beneficiare di un evidente miglioramento della qualità della propria vita. Esistono, comunque, degli accorgimenti che possono essere adottati nella vita di tutti i giorni grazie a cui gli effetti dell’incontinenza possono essere attenutati. Prima di tutto è necessario smettere di fumare, se si ha il vizio delle sigarette, e seguire un regime alimentare equilibrato che consenta di mantenere il peso ideale.

Le buone abitudini

A questo proposito, è utile consumare alimenti caratterizzati da un alto quantitativo di fibre, allo scopo di prevenire la stipsi. È auspicabile non consumare i dolcificanti artificiali ed evitare alimenti che hanno un contenuto elevato di zucchero o di spezie. Dovrebbero essere messi al bando anche i cibi acidi e lo sciroppo di mais. Una buona prassi è quella di riportare i sintomi che si avvertono su un diario, tenendo nota dei momenti in cui le perdite di urine si verificano. In questo modo per il medico sarà più semplice trovare la cura più efficace. Chi soffre di incontinenza, inoltre, dovrebbe cercare di andare in bagno in diversi orari prestabiliti nel corso della giornata, avendo l’accortezza di usare indumenti che possano essere tolti con facilità in caso di bisogno.

I prodotti assorbenti

Gli assorbenti per uomo di AMioAgio rappresentano, poi, una dimostrazione evidente di come l’utilizzo di questi prodotti non solo non vada a compromettere la vita sociale delle persone che soffrono di incontinenza, ma addirittura la migliori. Sul sito di questo shop online, per altro, è possibile trovare un vasto assortimento di articoli dedicati ai soggetti che soffrono di questo disturbo, con proposte differenti per assecondare tutte le esigenze, anche a seconda del livello di gravità del problema.

Diagnosi

I sintomi comuni includono bisogno incontrollabile di urinare sia di giorno che di notte, perdite di urina e dolorosa minzione. Questi sintomi possono avere un impatto negativo sulla qualità della vita, lo stato emotivo e le relazioni sociali dei pazienti. Per inquadrare il problema, oltre all’anamnesi e alla visita urologica, sono necessari alcuni esami del sangue di base.

I trattamenti da seguire

Esistono, infatti, diverse tipologie di incontinenza, ed è ovvio che i trattamenti a cui ricorrere variano in base ai casi. Solo nelle situazioni di maggior gravità ci può essere bisogno di un intervento chirurgico, mentre alcuni consigli sono validi sempre: per esempio quello che prevede di non consumare alcolici, o almeno di non superare la quantità di un bicchiere al giorno; ma anche quello di limitare l’assunzione delle bibite gassate e del tè e del caffè, che contengono la caffeina. Oltre ai trattamenti per gestire questa disfunzione, vi è anche la possibilità di ricorrere alla chirurgia. La prassi prevede l’inserimento di uno Sling, una striscia biocompatibile posizionata sotto l’uretra per creare un supporto senza tensioni. Questa procedura viene eseguita con un ago e una piccola incisione vaginale.

L’esame fisico

Ovviamente per conoscere le origini del problema è necessario lo svolgimento di un esame fisico, che viene effettuato da uno specialista. Questi pone anche delle domande a proposito dello stato di salute del paziente e dei sintomi che avverte. Importante, poi, è l’analisi delle urine, mentre in alcuni casi ci può essere bisogno di un’analisi del sangue: questo tipo di accertamento serve a verificare la presenza di uno squilibrio chimico nell’organismo o l’esistenza di problemi relativi alla funzionalità dei reni.

L’incontinenza overflow

Un tipo di incontinenza urinaria è la cosiddetta overflow. Chi soffre di questo disturbo percepisce la necessità di urinare, anche se poi in realtà viene rilasciata una quantità minima di urina. Per questo motivo, lo svuotamento della vescica non avviene come sarebbe necessario, e così si verificano delle successive perdite di urina. Le origini dell’incontinenza overflow vanno ricercate in un blocco dell’uretra o in una sua restrizione; in altri casi la causa può essere rappresentata da un aumento delle dimensioni della ghiandola prostatica.

I problemi alla prostata

In effetti negli uomini in molti casi l’incontinenza ha a che fare con disturbi alla prostata. Ci sono anche molti altri fattori che possono svolgere un ruolo in tal senso: per esempio il consumo di alcol, ma anche l’assunzione di farmaci particolari come i narcotici, i sedativi, gli antidepressivi o i diuretici.

Le altre tipologie di incontinenza

Si parla di incontinenza funzionale nel caso in cui il soggetto non sia in grado di raggiungere il bagno in tempo per ragioni fisiche, come avviene per chi non riesce a camminare da solo. L’incontinenza da urgenza, invece, produce uno stimolo a urinare tanto intenso che il soggetto non fa in tempo ad arrivare in bagno: è quello che accade per l’iperattività della vescica, che viene spremuta in circostanze in cui ciò non dovrebbe accadere. Così, le perdite si possono verificare anche se nella vescica c’è una quantità di urina modesta. Succede, in pratica, che l’urina non può essere trattenuta proprio perché i muscoli della vescica spremono in maniera molto intensa, fino a innescare uno stimolo forte a correre al bagno. Infine, l’ultimo tipo di incontinenza che è necessario conoscere è quella da sforzo: produce una perdita di urina dopo che si tossisce o in seguito a uno starnuto, ma anche quando si cambia posizione o si solleva un oggetto. Insomma, in tutte le situazioni in cui si esegue un’azione che stressa la vescica.

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