Cina: questo albero ha più di 1.400 anni, ecco com’è oggi

Questo albero secolare in Cina è tra i più belli del mondo

In Cina, nel tempio buddista di Gu Guanyin, nei pressi delle montagne Zhongnan, è possibile ammirare un maestoso albero di ginkgo biloba risalente a ben 1.400 anni fa. Secondo gli studiosi, pare che sia stato piantato addirittura durante la dinastia Tang, dell’imperatore Li Shimin, nel 618-907. In ottobre, in particolare, la pianta assume un colore estremamente suggestivo, perché si colora completamente di giallo/oro, facendo cadere inoltre un immenso tappeto di foglie.

Negli anni è diventato una vera e propria attrazione turistica, tanto che moltissimi visitatori arrivano da tutto il mondo per vederlo. Le richieste sono talmente tante, che è necessaria la prenotazione settimane prima, dato che sono ammessi solo 3mila visitatori al giorno.

Potete vedere il ginkgo biloba cliccando qui sotto:

Ricordiamo che in Cina il ginkgo è particolare apprezzato anche per le proprietà terapeutiche. I suoi estratti sono stati sperimentati, infatti, per un grandissimo numero di patologie e per alcune di esse si sono ottenuti notevoli riscontri. In particolare, le maggiori evidenze ci sono per il trattamento del declino cognitivo, nel trattamento di alcuni disordini con origini vascolari e sindromi metaboliche.

 

L’ipotesi che i principi attivi del ginkgo abbiano un’azione sulle funzioni cerebrovascolari e sui disturbi della memoria, tali da suggerirne l’uso nella malattia di Alzheimer è ancora controversa a livello di sperimentazione scientifica. Tuttavia, una revisione degli studi pubblicata nel 2002 dalla Crochane Collaboration (una delle istituzioni scientifiche più conosciute al mondo) ha concluso che l’attuale letteratura supporta fortemente efficacia e sicurezza delle formulazioni di ginkgo nel trattamento della perdita di memoria dovute all’età.

Ricordiamo, tuttavia, che tali estratti devono però essere usati con cautela in pazienti che assumono anticoagulanti, acido acetilsalicilico, ticlopidina, diuretici tiazidici, pentossifillina, trombolitici, caffeina, ergotammina. Evitate, dunque, di assumere questo tipo di sostanza senza prima aver consultato un medico. 

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