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Lombardia, situazione post Covid e prospettive di rilancio delle PMI

La crisi provocata dalla pandemia di Covid-19 ha interessato tutti per quanto riguarda la salute fisica e mentale, ma ha anche avuto conseguenze sull’economia, portando il debito pubblico italiano al 160% del PIL. Nella più rosea delle ipotesi, tale cifra potrebbe stabilizzarsi entro il 2022. Governi e Banche Centrali hanno attuato misure straordinarie per far fronte a questa incredibile crisi, cercando di assorbire lo shock causato dal lockdown, aiutando molte aziende colpite dalla pandemia ad evitare di dichiarare fallimento. I settori principalmente impattati da questo blocco sono il turismo, l’automotive e i trasporti, tuttavia, grazie ai vaccini, la lenta risalita della china sta avvenendo e le PMI stanno riprendendo il loro posto nell’economia globale.

La situazione nella Lombardia post Covid

In Lombardia, il cuore economico del Paese, l’impatto è stato davvero duro ma il peggio sembra ormai passato e si preannuncia un biennio di grande ripresa e rapida risalita. Nel 2020 sono andati persi circa sedici miliardi di euro, ovvero oltre il 10% del prodotto interno lordo totale, con la paralisi dei servizi, dell’export e del settore terziario, oltre alle difficoltà di tutta l’industria e al preoccupante dato dell’1,3% di posti di lavoro persi. Nonostante questi dati allarmanti, le previsioni di ripresa sono decisamente positive: nel 2021 la crescita sarà del 5,3% e nel 2022 del 4,9%. In circa 18 mesi, quindi, potremo tornare ai livelli precedenti alla crisi per poi avviare un progressivo processo di miglioramento, soprattutto spendendo in modo oculato e prospettico i 5 miliardi provenienti dal Recovery Plan destinati a quest’area per infrastrutture digitali e materiali, rilancio del turismo e dell’innovazione.

Grazie ai vaccini, la situazione sta sicuramente migliorando anche a livello psicologico e le persone iniziano a voler tornare a viaggiare, per cui anche il settore turistico sta riprendendosi, seppur lentamente. Le fotografie di Milano vuota, di Corso Vittorio Emanuele e del Duomo popolati solo dai piccioni, sono un lontano ricordo (per fortuna). I turisti portano con loro anche la voglia di comprare nei negozi della città, di esplorare anche la provincia e le bellezze Lombarde come laghi e montagne.

Il momento di ripartire, per gli investitori e per le PMI

In un contesto del genere, è fondamentale non solo affidarsi alle previsioni, ma anche dare avvio a un’azione congiunta di consulenza finanziaria, strutturazione e collocamento di strumenti di finanza alternativa presso investitori professionali: direct lending, minibond, private equity e public equity, come ad esempio la quotazione sul mercato AIM. Questi strumenti rappresentano un’interessante alternativa alle forme classiche di finanziamento e consentono di superare in modo più agevole le difficoltà, le lungaggini, e l’eccessiva burocratizzazione del classico sistema bancario. Per supportare il mercato finanziario esistono aziende composte da professionisti del settore in grado di affiancare le piccole e medie imprese nel settore del reperimento dei capitali, trovando investitori e finanziatori i quali, con i propri capitali, supportino una ripartenza che, mai come in questo periodo, ha bisogno di una spinta che favorisca e renda decisamente più agevole l’incontro fra la domanda e l’offerta di capitali.

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