Sono giorni di grande agitazione all’interno del governo, stretto nella morsa della pandemia che non accenna a regredire e delle tensioni interne alla maggioranza.
Come noto, Matteo Renzi ha deciso di fare guerra al premier, Giuseppe Conte, per non concedergli “pieni poteri” in merito alla questione Recovery Fund. Secondo il leader di Italia Viva, infatti, l’argomento va discusso in Parlamento assieme a tutte le forze politiche. Inoltre, Renzi ritiene che buona parte dei fondi Mes debbano andare alla sanità, un settore messo a dura prova dalla pandemia di coronavirus.
Molti hanno attaccato Renzi, convinti che queste sue pretese siano solo un modo per ottenere qualche poltrona in più, magari proprio quella di ministro per sè stesso. L’ex segretario del PD ha smentito seccamente questa ipotesi.
Ma quanto guadagna un ministro in Italia? Perchè quella del ministro è una poltrona che fa sempre “gola”?
Quanto guadagna un ministro in Italia? Tutte le cifre
Fino al 2013, un ministro eletto in Parlamento riusciva a percepire il doppio stipendio, ovvero sia quello da ministro che quello da deputato o senatore. Da sette anni a questa parte non è più così: anche i ministri attualmente in carica percepiscono solo lo stipendio da senatori o deputati.
Pertanto, i ministri che alle elezioni politiche del 2018 sono risultati eletti in Senato arrivano a guadagnare ogni mese la cifra di 14.634,89 euro, mentre per i ministri eletti alla Camera lo stipendio ammonta a 13.971,35 euro al mese.
Tuttavia, i ministri nominati dal premier possono essere anche “tecnici”, oltre che parlamentari. Per farla breve, il Presidente del Consiglio può nominare anche dei ministri che non sono stati eletti in Parlamento. In questo caso, lo stipendio complessivo è di 9.203,54 euro al mese: tuttavia si tratta di una cifra lorda, che deve tenere conto di una serie di trattenute, tra cui quelle per la pensione e il fondo di credito. La cifra netta è di circa 4.500 euro al mese.
