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Crowdfunding cos’è? Come si guadagna? Come funziona

Letteralmente traducibile con “finanziamento della folla”, il crowdfunding è un metodo abbastanza recente per trovare risorse economiche. Un modo per recuperare un capitale, senza chiedere ai parenti, né rivolgersi alle banche, ma ottenendolo dalla “folla”; ovvero dai propri clienti, futuri e potenziali. Soprattutto per le start up crowdfunding significa un modo concreto per ottenere il denaro necessario a partire, senza trovarsi indebitati. Perché questo tipo di finanziamento è sotto forma di donazione, o di anticipo. Insomma le persona donano quello che possono perché credono nell’idea, o per “prenotare” il prodotto che dovrà uscire. Così è l’utenza finale che partecipa attivamente alla nascita del progetto.

Crowdfunding Italia, un fenomeno in crescita

Dato la terminologia inglese difficilmente trasportabile nella nostra lingua (il verbo to crowdfund non ha un corrispettivo italiano) i meno esperti potrebbe pensare che si tratta di un fenomeno d’Oltreoceano. In effetti è nato negli Stati Uniti, ma ha attecchito benissimo da noi; il crowdfunding italiano si pone al quarto posto nel mondo per progetti finanziati, e addirittura al primo posto fra i Paesi UE. In realtà pensando all’Europa nella sua interezza è la Gran Bretagna a fare la parte del leone, detenendo addirittura il 56 per cento del mercato UK-UE. Ma il crowdfunding in Italia ha l’8,6 per cento di del settore della raccolta di capitali alternativi.

Startup crowdfunding, come accedere

Questo tipo di finanziamento è nato grazie allo sviluppo del web; perché è proprio tramite la rete che gli imprenditori ei loro finanziatori si incontrano. Quindi, se hai un’idea vincente e vuoi creare una tua attività, o un progetto artistico o a sfondo sociale, devo scegliere fra le numerose opzioni la piattaforma crowdfunding che più ti convince.

Dal punto di vista tecnico, non è complicato. Si fa una ricerca “crowdfunding ita”, ci si iscrive, si carica il proprio programma e si attendono le donazioni. Ma questa è la parte più facile. Per presentare la tua richiesta al vasto pubblico del web, ci vuole un lungo lavoro prima e dopo. Intanto devi avere un progetto ben definito: chiarire cosa stai offrendo, perché è qualcosa di innovativo, e perché le persone dovrebbero sceglierti. Poi devi mettere in campo una strategia di marketing. Come si dice sempre: il migliore dei prodotti resta invenduto, se le persone non sanno che esiste. Qui non è molto diverso: la tua idea può essere migliore di altre centinaia, ma non pensare che essere presente su una piattaforma sia sufficiente a farti trovare. Comincia a creare un tuo pubblico di riferimento, con blog, siti e social. E quando avrai una piccola community, parti. A quel punto coinvolgi i tuoi follower nel canale pubblicitario che funziona da sempre, anche n formato virtuale: il passaparola.

Chi sono i donatori

Ma chi finanzia un progetto di crowdfunding? Come detto, chiunque sia interessato. La donazione avviene sempre tramite piattaforma, che si fa da garante della transizione. La richiesta può essere fatta in diverse forme. Si può semplicemente donare una cifra per un obiettivo a sfondo sociale; oppure acquistare un prodotto (un libro, una nuova app) prima che sia pronta, a un prezzo vantaggioso. Quello che è importante sapere, è che le donazioni non finiranno nel nulla. Ogni progetto deve infatti indicare la cifra necessaria perché possa partire. Se la raccolta non arriverò a tale soglia, la piattaforma ridarà i soldi a chiunque abbia fatto la donazione.

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