Chiude la giornata di ieri con una quotazione a 13.58 con una variazione del -0.03 (-0.22%) rispetto a quella del giorno precedente chiusa a 13.61. Si registrano, inoltre, 328 contratti e una variazione, da inizio anno, del -24.89%. Un tempo acronimo di Azienda Comunale ElettricitĂ e Acque e, successivamente, di Azienda Comunale Energia e Ambiente, l’Acea è una societĂ multiservizi italiana attiva nella gestione e nello sviluppo del settori idrico, energetico e ambientale. Il capitale dell’azienda è misto, ripartito in pubblico e privato tra Roma Capitale (socio di maggioranza al 51%), l’azienda francese Suez Environnement (23,33%) e l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone (5,45%) e mercato (20,22%).
Nata dalle municipalizzazioni dei servizi pubblici nei primi anni del 900 è oggi il principale operatore italiano nel settore idrico con un bacino di utenza di circa 9 milioni di abitanti. Acea è inoltre quotata alla Borsa di Milano nell’indice FTSE Italia Mid Cap. Nel 2000 Acea entra nel mercato estero attraverso la realizzazione e concessione di un impianto idrico a Lima (PerĂą).  E l’anno seguente acquista da Enel il ramo di distribuzione di energia elettrica nell’area metropolitana di Roma. Attraverso le societĂ del Gruppo, fornisce servizio idrico integrato, produzione e distribuzione di energia elettrica (inclusa l’illuminazione pubblica e artistica), vendita di energia e gas e trattamento dei rifiuti.
Bilancio del primo semestre 2022
Un primo semestre chiuso con ricavi in aumento del 29% (2,35 miliardi di euro), rispetto agli 1,82 miliardi ottenuti nella prima metĂ dello scorso anno. Quindi, un rialzo di 682 milioni di euro per il margine operativo lordo che è salito del 10% rispetto ai 619 milioni di euro dell’anno precedente. Proporzionale anche la crescita del risultato operativo (del 12%) che ha toccato i 348 milioni, rispetto ai 310 del 2021. In sostanza, Acea ha chiuso la prima metĂ del 2022 con un utile netto pari a 183 milioni di euro (+ 10,4%), contro i 166 milioni di euro del 2021. Aumentato anche l’indebitamento della societĂ rispetto all’inizio dell’anno che è salito a 4,21 miliardi di euro, dai 3,99 miliardi dei primi mesi del 2022. Di contro, invece, si è registrato un calo negli investimenti (-2,5%). Previsioni di fine 2022? Si stimano investimenti in linea con l’anno precedente con un indebitamento finanziario netto in un intervallo compreso tra i 4,2 e i 4,3 miliardi di euro.
Investimento conveniente?
“I risultati registrati nei primi sei mesi dell’anno mostrano una crescita rispetto allo stesso periodo del 2021. Questa performance ha riguardato tutte le nostre aree di business ed è stata raggiunta nonostante un contesto difficile – ha affermato l’Amministratore Delegato Giuseppe Gola, aggiungendo – per la seconda parte del 2022 prevediamo, pur in uno scenario ancora complesso, risultati che ci consentono di rivedere al rialzo la guidance a livello di EBITDA per l’anno in corso”.